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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Cia Verona plaude al ritorno dei voucher in agricoltura: «Superare approccio ideologico»

«Abbiamo chiesto con forza la loro reintroduzione in questi ultimi anni di grande difficoltà nel reperire la manodopera, che ha portato, proprio a causa dell’impossibilità di trovare raccoglitori, a veder marcire tante produzioni nei campi», ha spiegato il presidente Lavagnoli

Il ritorno di un più massiccio utilizzo dei voucher per lavori saltuari nei settori dell'agricoltura, nel comparto horeca (hotellerie-restaurant-café) e nel lavoro domestico, sancita per il Governo a partire dal nuovo anno, ha trovato sia critiche, sia pareri favorevoli. Tra quest'ultimi c'è quello di Cia – Agricoltori Verona, secondo la quale corrispondono a una richiesta che l’associazione scaligera sta avanzando da molto tempo.

«Abbiamo chiesto con forza la loro reintroduzione in questi ultimi anni di grande difficoltà nel reperire la manodopera, che ha portato, proprio a causa dell’impossibilità di trovare raccoglitori, a veder marcire tante produzioni nei campi – sottolinea Andrea Lavagnoli, presidente di Cia Verona -. È auspicabile che si superi un approccio ideologico allo strumento dei voucher come si è fatto finora: se vi sono degli illeciti vanno colpiti, ma non si può mettere in discussione la validità dello strumento. Relativamente al settore agricolo si ricorda che, negli anni in cui furono introdotti, facilitarono il reperimento della manodopera necessaria per i brevi periodi coincidenti con la raccolta delle produzioni. Dunque, almeno per il settore agricolo, dobbiamo dire che affermare che il voucher sia uno strumento che aumenta la precarizzazione e l’insicurezza nei luoghi di lavoro non corrisponde al vero, stante le caratteristiche del suo uso intensivo per brevi periodi e per mansioni generalmente a bassissimo rischio».

Lavagnoli aggiunge che «ciò che si dimentica è che gli oneri di servizio con la procedura di assunzione stagionale determinano un aggravio sulle aziende. ingiustificato per il breve periodo a cui si fa ricorso di manodopera. È comunque preferibile un rapporto diretto con il lavoratore tramite lo strumento dei voucher anziché il sistematico ricorso al lavoro interinale, tramite le numerose agenzie o cooperative esistenti. Dichiariamo fin d’ora la nostra disponibilità, in concertazione con le rappresentanze sindacali dei lavoratori, per individuare ogni modalità utile ad evitare utilizzi impropri di questo strumento».

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