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Economia

Il Valpolicella protagonista al congresso nazionale Fisar

Il convegno si terrà a Venezia dal 13 al 14 ottobre e vedrà il rinnovo delle cariche del Consiglio Nazionale della Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori

Il Consorzio di Tutela Vini Valpolicella non poteva mancare l’appuntamento con il Congresso Nazionale Fisar, che si terrà il 13 e 14 Ottobre a Venezia, occasione che vedrà  il rinnovo delle cariche del Consiglio Nazionale della Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori.

Il prestigio del congresso ha trovato immediata adesione da parte del Consorzio, che ha colto l’opportunità di essere partner esclusivo dei due momenti conviviali della manifestazione, abbinando la degustazione del Valpolicella alle specialità gastronomiche che verranno servite nei lunch di sabato e domenica, mentre al banco di degustazione, allestito con altre realtà venete, verrà servito il Valpolicella Superiore.

Questi due vini della denominazione Valpolicella, di differente “età” e longevità, permetteranno ai palati raffinati dei sommelier di percepire in tutta la sua pregnanza l’eredità di cultura e tradizione a cui i vini della Valpolicella devono il nome, l’origine e la giusta fama.

Essi sono il racconto vivo del territorio che dà loro i natali: il paesaggio della Valpolicella è prevalentemente collinare, con morbidi declivi e spartiacque a quote basse e dominato pressoché ovunque dai vigneti, quasi sempre coltivati a pergola. Le caratteristiche geologiche e climatiche di questo territorio, unico ed estremamente variegato, sono alla base della grande originalità e tipicità dei suoi vini. 

In tutta l’area trovano ampio spazio varietà come la Corvina, il Corvinone, la Rondinella e, in misura minore, la Molinara. Gli stessi vitigni costituiscono l’anima di tutti e quattro i vini della denominazione: Valpolicella, Amarone, Valpolicella Ripasso e Recioto. Le tecniche di produzione e le caratteristiche pedoclimatiche delle diverse vallate fanno sì che i vini della Valpolicella si declinino in molteplici interpretazioni, ciascuna delle quali con peculiarità proprie quasi fosse un piccolo microcosmo, espressione poliedrica di un territorio unico e straordinario fatto di humus, sassi e vigne che l’opera dell’uomo ha reso nei secoli ineguagliabile, affinando l’arte di sollecitare i sensi attraverso un bicchiere di vino.

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