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Economia Zai / Viale del Lavoro

Vinitaly: l'inaugurazione dell'edizione 2013 e tutti i suoi numeri

Al taglio del nastro della fiera enologica erano presenti sul palco Gennaro Sangiuliano, Ettore Riello, Flavio Tosi, Giovanni Miozzi, Luca Zaia, Antonio Tajani e Mario Catania. La gente intanto ha risposto bene anche all'edizione di quest'anno

Questa mattina alle ore 11 è stato tagliato il nastro dell'edizione 2013 del Vinitaly. La fiera sembra partire con il piede giusto, numerosi infatti sono i visitatori che affollano i padiglioni e questa mattina si sono registrate diverse code ai tornelli d'ingresso. All'esterno intanto la polizia municipale è chiamata a dirigere l'enorme mole di traffico che si è riversata in città. 

TUTTI GLI APPUNTAMENTI DEL VINITALY 2013

In una sala Verdi gremita di persone tra dirigenti, giornalisti e addetti ai lavori, si sono succeduti al microfono il vicedirettore del Tg1 Gennaro Sangiuliano, il presidente di Veronafiere Ettore Riello, il sindaco Flavio Tosi, il presidente della Provincia Giovanni Miozzi, il presidente della Regione Luca Zaia, il vicepresidnete della commissione europea Antonio Tajani e il ministro dell'Agricoltura e delle Foreste Mario Catania. Tutti i relatori hanno voluto ringraziare la delegazione cinese per aver partecipato all'evento, dando così la possibilità di creare nuovi accordi con il mercato orientale. 

ETTORE RIELLO - Nel suo intervento il presidente di Veronafiere ha voluto ricordare come l'Italia sia "il primo esportatore mondiale di vino, il 40% della produzione vitivinicola italiana infatti viene esportato, contro il 18% della media europea". Riello ha inoltre ricordato come le fiere siano "indispensabili per il commercio con l'estero e nonostante ciò troppo spesso non vengono utilizzate come risorsa. Vinitaly ad esempio non è una kermesse temporanea ma un'iniziativa continua".

FLAVIO TOSI - Il primo cittadino scaligero ha inziato il suo intervento parlando dei mercatini km 0, come di "uno dei modi possibili per promuovere il made in Italy" e auspicando uno "sforzo comune tra tutte le istituzioni" per uscire da questa situazione di stallo economico e politico, sperando che "dopo 40 giorni (dalle elezioni, ndr) si giunga ad una soluzione".

GIOVANNI MIOZZI - Il presidente della Provincia ha dato il via al proprio discorso citando un dato: "Questo evento porterà circa 150.000 visitatori per un settore che è un pilastro dell'economia veronese e italiana. Il nostro paese è un leader in questo settore, ma si potrà confermare come tale solo se uniremo le forze". Miozzi poi, parlando più nello specifico, a voluto sottolineare come la crisi economica si stia facendo sentire anche nella provincia scaligera, in particolar modo con il problema della disoccupazione.

LUCA ZAIA - Il presidente della Regione Veneto indica la via d'uscita da questa situazione di difficoltà: "I consumi sono sempre più ridotti, ma il binomio prodotti-territorio è vincente. Il vino è per noi un biglietto da visita che ci fa fare bella figura e se il Vinitaly non ci fosse bisognerebbe inventarlo". Anche Zaia guarda poi al quadro generale dicendo che "la burocrazia rallenta troppo il business degli imprenditori".

ANTONIO TAJANI - Anche il vicepresidente della Commisione europea si schiera con gli imprenditori: "Il diritto di fare impresa è un diritto che i politici debbono garantire, mettendo gli imprenditori in condizione di lavorare al meglio". Sulla costrizione economica poi punta il dito contro gli eccessivi sacrifici che "da soli rischiano di essere solo dannosi e inutili". Ma la capacità del paese di combattere la crisi con l'esportazione e i nuovi programmi fissati dall'Europa, fanno pensare che la ripresa sia possibile, magari passando anche attraverso il turismo, dove Tajani richiede la semplificazione dei visti nei confronti di alcuni paesi, in particolar modo della Cina. Le ultime parole poi vengono spese contro la contraffazione definita "un cancro che danneggia tutti, dai produttori ai consumatori, e che va a beneficio solamente della malavita".

MARIO CATANIA - Il ministro dell'Agricoltura apre il proprio discorso con il varo di un decreto legge fatto in questi giorni, che dovrebbe diventare almeno una parziale via d'uscita per le imprese in crisi e indica poi la strada dell'equilibrio di mercato tra domanda e offerta. Scendendo al particolare settore vitivinicolo, ha ricordato come negli ultimi 10 anni sia stato possibile "rinnovare il vigneto italiano grazie alle scelte fatte a Bruxelles". Anche Catania poi parla del sistema burocratico italiano: "O siamo capacvi di razionalizzare il sistema della pubblica amministrazione o l'Italia non riuscirà a fare lo scatto in avanti per uscire positivamente dalla crisi. Il paese si deve lasciare alle spalle gli ultimi 60 anni". Il riferimento è per la mancata abrogazione delle Province, operazione nella quale il governo tecnico ha incontrato difficoltà tali da dovervi rinunciare.

I NUMERI DEL 2013 - L'edizione 2013 di Vinitaly vanta una superficie ad essa dedicata di 95mila metri quadrati, che ospita circa 4.200 espositori tra i quali 128 esteri provenienti da oltre 20 paesi diversi. Lo scorso anno sono stati contati circa 140.600 visitatori, di cui 48.600 esteri, i 35 % delle presenze totali, da 116 paesi.

LA STAMPA - Quest'anno i giornalisti accreditati sono 2.496 da 45 Paesi con la presenza di 170 tra radio e tv, 105 quotidiani e 110 testate online.

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