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Economia

Vinitaly chiude con 93 mila presenze. Un successo anche il fuorisalone in città

Sono state 29.600 le presenze straniere straniere al salone internazionale dei vini e dei distillati, mentre oltre 45 mila degustazioni sono state registrate nel centro di Verona per il Vinitaly and the City

Si è conclusa oggi, 5 aprile, la 55a edizione di Vinitaly, che ha fatto registrare 93 mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere. La crescita rispetto all’ultima edizione è stata quasi totalmente determinata dagli ingressi di buyer esteri (+20% circa) provenienti da 143 Paesi, che in questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati. Di questi, oltre mille top buyer selezionati e ospitati da Veronafiere e da Ice-Agenzia. Vinitaly and the City, il “fuorisalone” veronese da quest’anno ritornato totalmente nella sfera organizzativa della fiera di Verona, ha inoltre registrato oltre 45 mila degustazioni (+50% sul 2022) da parte dei winelover nel centro storico di Verona.
Nel 2024 Vinitaly andrà in scena dal 14 al 17 aprile.

Veronafiere - Vinitaly 2023 - Foto Ennevi (1)

«Chiudiamo oggi un Vinitaly finalmente a pieno regime, che ha visto una partecipazione corale di operatori, stampa e istituzioni. Siamo particolarmente soddisfatti per il riscontro che stiamo riscuotendo dalle aziende e dai territori, che rappresentano la vera forza di questa manifestazione». Lo ha detto, oggi in chiusura di Vinitaly, il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, che poi ha aggiunto: «L’obiettivo è quello di costruire con i partner istituzionali una piattaforma promozionale permanente e coordinata in grado di attrarre da un lato gli investimenti dell’incoming sull’Italia, dall’altro sul prodotto italiano all’estero con un radicamento di Veronafiere - dopo Brasile e Cina - negli Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Far East».

Veronafiere - Vinitaly 2023 - Bricolo e Danese - Foto Ennevi (1)

«Gli investimenti fatti in favore dell’incoming estero – ha detto l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese – hanno dato un primo concreto risultato a un Vinitaly che vogliamo sempre più decisivo per il business degli espositori che per la manifestazione riservano risorse importanti. Un matching domanda-offerta che ha funzionato, come dimostrato anche dagli oltre 11mila appuntamenti pianificati tra espositori e buyer della piattaforma Vinitaly plus che si aggiungono a quelli fissati direttamente tra aziende e buyer. Il nuovo corso è iniziato ma non è certo terminato: Vinitaly – ha concluso Danese – sarà sempre vettore del made in Italy, sia qui che all’estero, se ragionerà in termini di sviluppo del settore e delle sue imprese, ed è questo che stiamo cercando di fare».

Veronafiere - Vinitaly 2023 - Foto Ennevi (2)

«È giunto il momento perché il Governo esprima chiaramente l’indicazione che Vinitaly diventi l’unica manifestazione internazionale italiana del vino. L’esecutivo, giunto davvero in forze in quest’edizione, ha avuto il merito di comunicare all’estero con forza che l’Italia si muove compatta, facendo sistema fra i territori, pronta a ogni sfida per proteggere le proprie produzioni agronomiche e vinicole. E ha scelto proprio Verona ed il Veneto per lanciare questo messaggio, cosa di cui ringrazio la premier Meloni e tutti i Ministri», ha detto con una nota a margine il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

Veronafiere - Vinitaly 2023 - Foto Ennevi (5)

Nella top five delle provenienze, gli Stati Uniti staccano nettamente la Germania. Terzo rimane il Regno Unito mentre la Cina torna in quarta posizione, scavalcando il Canada. Ferma restando la crescita generale del mercato europeo, si segnala il grande ritorno degli operatori da tutti i mercati extra-Ue: l’Asia, più che raddoppiata (+116%) trainata dal rientro dei cinesi che superano le 1000 presenze, e il Giappone (+143%). Le Americhe segnano un +38% con exploit degli USA (+45%) e del Brasile (+46%), oltre a un ulteriore consolidamento del Canada (+19%). Anche l’Australia in tripla cifra, a +130%.

Veronafiere - Vinitaly 2023 - Foto Ennevi (4)

Chiude la fiera a Verona ma si aprono le tappe di Vinitaly in Cina. Con il sostegno di Ice, sarà Chengdu (11 aprile) il primo appuntamento. In primo piano la masterclass di apertura con l’unico master sommelier cinese Yang LV oltre a un business forum – organizzato dalla controllata Wine to Asia - con una delle più influenti piattaforme dedicate al vino in Cina, Wine Sommelier. Si vola poi a Shenzhen, il 14 aprile, nel Padiglione Italiano della Fiera governativa di Hainan, per un tasting e la presentazione dell’Italia a Wine to Asia (11-13 maggio), insieme a Ice e a Fondazione Altagamma. A Shenzhen, manifestazione internazionale di Veronafiere, è attesa la presenza di oltre 450 espositori provenienti da 20 Paesi.

Veronafiere - Vinitaly 2023 - Foto Ennevi

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