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«Verona sotto le stelle» per una riapertura con più spazi all'aperto

Lanciato un progetto innovativo per quando negozi, bar e ristoranti potranno ripartire. Il sindaco Sboarina: «Stiamo pianificando un utilizzo diverso degli spazi pubblici»

Nuovi spazi nelle piazze e lungo le strade dove bar e ristoranti potranno servire i clienti, allargando gli attuali plateatici o creandone di nuovi. Ma anche vetrine a cielo aperto per i negozi di abbigliamento, in modo da facilitare gli acquisti e il passaggio della clientela. Il sistema Verona si prepara alla riapertura con il progetto innovativo «Verona sotto le stelle». E fa pressione al Governo perché non si vada oltre la data del 18 maggio per la ripartenza delle attività economiche ancora chiuse.

Il sindaco di Verona Federico Sboarina, il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena e il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello hanno anticipato ieri, 7 maggio, il piano per la ripresa del commercio scaligero. «Nel momento in cui le attività commerciali potranno riaprire, e noi stiamo facendo tutto il pressing possibile perché questo avvenga entro il 18 maggio, saranno necessari spazi aggiuntivi all'aperto per mettere in atto i protocolli di sicurezza e prevenzione - ha detto Sboarina - Difficilmente un bar potrà sostenersi facendo entrare una persona alla volta, per la consumazione di un caffè. Ecco perché da due settimane stiamo pianificando un utilizzo diverso degli spazi pubblici, affinchè la ripresa del lavoro sia sostenuta anche da interventi concreti, progettati per bar e ristoranti ma anche i negozi e il settore dell’abbigliamento. Bisognerà poi lavorare sul turismo, non solo quello locale e di prossimità. È evidente che per mantenere alta l'attrattività della nostra città bisogna far ripartire le attività commerciali, ma le persone devono tornare a potersi spostare, solo così il terzo settore finalmente avrà respiro. Assieme agli interventi più concreti, servono poi nuovi investimenti e ovviamente un’azione strutturale da parte dello Stato a favore di amministrazioni locali e categorie economiche. Inoltre, come amministrazione stiamo già facendo molte altre cose per le occasioni culturali e di spettacolo che si potranno fare con le nuove regole. Anche questo ovviamente servirà come calamita per attirare il turismo di prossimità».

«Abbiamo portato avanti un grande lavoro di squadra con tutte le nostre organizzazioni affinchè il 18 maggio sia tutto pronto per far ripartire il terziario - ha aggiunto Arena - I nostri imprenditori hanno dimostrato grande serietà e responsabilità e sono pronti a lavorare nel pieno rispetto delle regole fondamentali per la sicurezza di tutti, lavoratori e clienti. Il terziario è sicuramente il settore più colpito da questa emergenza, dobbiamo continuare a tenere alta la pressione sul Governo affinchè si convinca che siamo in grado di ripartire in tutta sicurezza, adottando protocolli che permettano però di lavorare. Siamo pronti per la Fase 2. In queste settimane abbiamo studiato il progetto "Verona sotto le stelle" perché la nostra città possa essere leader a livello italiano di una progettualità che consenta di rispettare il distanziamento, mantenendo i posti dei plateatici. Iniziativa che potrà essere estesa alla provincia. Viviamo in una città con spazi all’aperto che pochi hanno, questa nuova visione è sicuramente innovativa ed attrattiva. Chiederemo alla Soprintendenza la massima collaborazione, nei momenti storici servono regole storiche, anche temporanee fino al ritorno della normalità. Inizialmente lavoreremo con il turismo di prossimità, poi, al momento opportuno, torneremo ad una promozione internazionale. L'appello è ad ogni cittadino, se tutti con grande responsabilità rispetteranno le norme di comportamento e utilizzeranno i dispositivi di protezione, la curva epidemiologica continuerà ad abbassarsi. Il merito sarà di ognuno di noi, solo così daremo una mano agli imprenditori, alla città e a tutta la provincia».

«Stiamo vivendo un momento storico in cui tutto quello che ci sembrava normale fino a qualche mese fa non lo è più - ha concluso Riello - Non facciamo gli stessi errori commessi dopo la grande crisi economica del 2008, quando si credeva che tutto sarebbe tornato come prima. Anche adesso ci vorrà almeno un anno e mezzo prima che si torni alla normalità. Quindi, bisogna pensare in maniera nuova e innovativa, creare sviluppo economico applicando regole diverse, sia per le attività commerciali sia industriali. La produzione è ripresa, dal 4 maggio il 90 per cento delle aziende produttive di Verona sono aperte, nonostante i problemi irrisolti, come mancati finanziamenti e ritardi con la cassa integrazione. Criticità che ora si stanno spostando sul commercio e il turismo. È assurdo pensare che sia tutto ancora fermo e che non si possa riaprire per assenza di regole chiare, nonostante le categorie, da settimane, abbiano definito protocolli di sicurezza che non sono ancora stati presi in considerazione. Dobbiamo fare tutto il possibile perché si riapra quanto prima e si creino nuove possibilità che diano risultati positivi. Ecco perché abbiamo sviluppato assieme questa proposta, al fine di mettere a disposizione le aree libere della città, sfruttando gli spazi di vie e piazze per allargare i plateatici o crearne di nuovi. Per quanto riguarda il turismo stiamo portando avanti un progetto innovativo di unificazione delle attuali distretti di Verona e del Lago di Garda, per avviare una promozione unificata del nostro territorio. Così facendo metteremo insieme le risorse dei comuni e, anche come Camera di Commercio, saremo pronti ad aggiungere un contributo sostanzioso. Ora la speranza è che il Governo faccia qualche passo indietro e ci permetta di guardare al futuro, anche stanziando maggiori risorse rispetto a quanto fatto fino ad ora».

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