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Economia Villafranca di Verona / via Quadrante

Verona, protesta al Catullo dei lavoratori Avio: "Per noi Natale al freddo"

Manifestazione di una trentina di dipendenti della società di servizi in liquidazione. Chiesta la proroga di un anno della Cig: "L'aeroporto è a controllo pubblico. Non puù sottrarsi a doveri sociali come questi"

Protestano per il lavoro mentre dentro le stanze dell'aeroporto il consiglio d'amministrazione della società aeroportuale Catullo Spa si riunisce per l'approvazione del bilancio semestrale. Continuano a chiedere la proroga delle garanzie, i cassaintegrati della Avio Handling. Il 23 dicembre scadrà il termine degli ammortizzatori e 76 dipendenti si fanno domande sul proprio futuro. Un Natale "amaro", visto che la società rimanda tutto al commissario liquidatore di Avio. Non starebbe ai consiglieri dell'aeroporto, insomma. Di diversa opinione i sindacati interni, che puntano l'accento sulla "gestione pubblica" del Catullo e quindi legata a "doveri di natura sociale" a cui non "potrebbe sottrarsi". La mobilità è stata anticipata dalla "mobilitazione", come in molti altri casi: davanti agli uffici della Catullo una trentina di lavoratori hanno indossato cappellini da Babbo Natale, hanno imbracciato chitarre e hanno intonato con un albero addobbato al fianco. L'unico passo verso i lavoratori l'avrebbe fatto il direttore generale, Carmine Bassetti, che avrebbe aperto uno spiraglio ammettendo di poter inoltrare la richiesta di proroga. Ciò che chiedono i lavoratori Avio è il prolungamento degli ammortizzatori sociali per un anno.

Sarebbe il secondo inverno in difficoltà per i cassaintegrati veronesi, dato che, come riportano i quotidiani locali, il gruppo è in Cig, a zero ore, dal 2012. La speranza è che si arrivi veramente alla realizzazione delle nuove strutture di servizi preannunciate tramite il Piano industriale. Nel giro di 3-5 anni si prevede l'edificazione di un albergo, ristoranti e distributori con l'ovvia ricerca di personale. Ciò che però preoccupa è che nel frattempo la procedura di liquidazione della Avio sarà completata e così la cassa integrazione: difficile che, a distanza di tre anni, i lavoratori vengano richiamati al lavoro. Quella di mercoledì è stata una giornata di aggiornamento anche per la società Catullo.

MOZIONE IN COMUNE - La vicenda è approdata in Consiglio comunale, a Verona, mercoledì sera. Con 28 voti a favore, è stata approvata all’unanimità la mozione “Avio Handling", con la quale il Comune si impegna a garantire il posto di lavoro anche ai 90 lavoratori attualmente in cassa integrazione”, a firma dei capigruppo di Pd Michele Bertucco e Sel Mauro De Robertis. Il documento “impegna il Sindaco e la Giunta, in collaborazione con gli altri enti pubblici ed economici veronesi presenti nel capitale sociale della Catullo Spa, ad attivarsi per garantire i lavoratori attualmente collocati in cassa integrazione a zero ore lavorative”.

“Questo significa – spiegano i consiglieri – che Giunta e sindaco debbono rapportarsi in tempi brevi e con atti concreti con gli altri soci e la direzione del Catullo e trovare una soluzione occupazionale per questi lavoratori che con il 31 dicembre prossimo, data prevista di scioglimento dell'Avio Handling, saranno definitivamente disoccupati. La promessa di venire reintegrati con lo sviluppo del nuovo piano industriale, tra 2 o 3 anni, è, con ogni evidenza, inconsistente e inaccettabile, prima di tutto per l'evanescenza del Piano industriale stesso, quasi esclusivamente concentrato sulla parte non-Avio, e in secondo luogo per i tempi previsti, incompatibili con le promesse fatte ai lavoratori nei mesi precedenti e con i bisogni immediati e urgenti della famiglie coinvolte. Altrettanto evidente è la responsabilità diretta e grave dei soci del Catullo rispetto al disagio vissuto dai lavoratori. Sono stati proprio i soci ad avvallare la decisione di creare la società Avio Handling per poi dismetterla pochi mesi dopo. E' tempo che ognuno di assuma le proprie responsabilità e che non siano i lavoratori a pagare per gli errori commessi dai vertici”. 

I CONTI DELLA CATULLO - Secondo quanto riporta l'Arena, i consiglieri avrebbero approvato i conti della semestrale: la perdita, da gennaio 2013 si attesterebbe sui 3,5 milioni, e quindi netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando il segno meno era comparso davanti al numero 9. Ci si aspetta invece un duro colpo nel secondo semestre. I conti risentiranno sicuramente della crisi dei voli, dovuti ai problemi politici e alle sommosse civili, in Medio Oriente e Nord Africa.

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