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Economia Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Verona, apre Marmomacc: attesi in 50mila. Viceministro dai lavoratori Riva

Numeri imponenti per la Fiera internazionale dedicata al settore lapideo: 3375 imprese, 35mila addetti per 3,8 miliardi di fatturato. Calenda incontra i dipendenti in protesta: "Stanno subendo qualcosa che non meritano"

Taglio del nastro a Veronafiere per la 48esima edizione di Marmomacc, la rassegna dedicata al settore lapideo. Con 3375 imprese, 35mila addetti, 3,8 miliardi di fatturato ed un export complessivo dei primi sei mesi del 2013 di quasi 1,4 miliardi di euro, il comparto del marmo si è dato appuntamento alla fiera scaligera veronese fino al 28 settembre.

"I numeri dell'export - ha affermato il vice ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda - dicono che questo settore sta competendo molto bene all'estero. Il marmo è uno dei settori di punta che è riuscito, andando sui mercati esteri, a colmare un mercato interno che langue". A Marmomacc sono presenti 44 delegazioni commerciali ufficiali da altrettanti paesi, più di 1400 aziende espositrici da 60 paesi e sono attesi oltre 50mila operatori da 130 paesi. Sedici le collettive estere istituzionali. "Si tratta - ha detto il presidente di Veronafiere, Ettore Riello - di risultati positivi al servizio di una filiera che è da sempre tra le eccellenze del sistema industriale italiano. Le fiere a carattere internazionale infatti producono affari per le aziende che vi partecipano per un volume pari al 15% del totale annuo delle esportazioni italiane e Marmomacc sta dimostrando anche quest'anno la sua leadership mondiale''.

"Veronafiere - ha sottolineato il direttore generale Giovanni Mantovani - si pone come interlocutore serio e professionale per i nostri imprenditori in un contesto globale. Per questo abbiamo creato un network internazionale mirato sia alla formazione professionale di architetti, designer e progettisti, sia alla creazione di una piattaforma per gli scambi commerciali. Oggi Marmomacc è una vetrina permanente per le imprese del settore lapideo che continua all'estero con appuntamenti che toccano Stati Uniti, Arabia Saudita, Qatar, Brasile, Egitto e Marocco. Mentre con la Stone Academy collabora con venti università estere ed italiane". Chiamato a tagliare il nastro anche il sindaco di Verona, Flavio Tosi: "Il problema del nostro Paese è che esistono in esso due realtà contrastanti, da una parte quella produttiva sostenuta dalle molteplici attività economiche-industriali italiane, dall’altra quella amministrativo-burocratica sostenuta da un sistema che, troppo spesso, più che un sostegno per lo sviluppo risulta un ostacolo se non un fattore penalizzante".

DAI LAVORATORI - Il viceministro Calenda era atteso anche dai lavoratori della Riva Acciaio, in lungadige Galtarossa, in presidio permanente davanti alla sede aziendale da due settimane. "La cosa peggiore che si può fare, quando ci sono in ballo dei lavoratori, è fare uno scontro ideologico - ha spiegato Calenda -. Sono persone serie, perbene che stanno subendo una cosa che non meritano. Io non potrò mai dire cose che non si riescono a fare quando ci sono di mezzo i lavoratori". Calanda, dopo l'incontro con i lavoratori, ha riferito di aver detto loro ''quello che stiamo facendo, è stato un confronto bello perché sono belle persone. Non ho commenti di altra natura - ha concluso - bisogna solo che il governo risolva questo problema entro questa settimana".

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