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Il Governo promuove il progetto di aggregazione degli aeroporti del Nord Est

Il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini ha incontrato i vertici di Catullo Spa, la società che gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia, e i rappresentanti delle istituzioni

Ieri il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini ha incontrato i vertici di Catullo Spa, la società che gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia, e i rappresentanti delle istituzioni. Erano presenti, oltre il Presidente della Catullo Spa Paolo Arena e il Direttore Generale Carmine Bassetti: il Prefetto di Verona Perla Stancari, il Vicesindaco di Verona Stefano Casali, l’Assessore alle infrastrutture e all'ambiente della Provincia di Trento Mauro Gilmozzi, Sindaco di Villafranca Mario Faccioli, la senatrice Cinzia Bonfrisco, Silvia Nicolis per la Camera di Commercio di Verona e Confindustria Verona.

Il vice ministro durante l’incontro con la stampa ha commentato: “Nell’incontro con il Presidente, il Direttore Generale e i rappresentanti delle istituzioni, mi è stato presentato, in modo approfondito, il progetto di aggregazione degli aeroporti del Nord Est che ho ascoltato con grande interesse. Infrastrutture che lavorano insieme in modo integrato e complementare, attraverso le specializzazioni di ciascuna, è la direzione verso cui si stanno muovendo i sistemi aeroportuali in Europa. Il calendario che mi è stato prospettato nel caso specifico di Catullo, sull’operazione, è perfetto e sarebbe da portare a modello di altre situazioni in cui il sistema di multi aeroporto sarebbe auspicabile ma ancora non è preso in considerazione. Qui si prepara una cornice di relazioni armonica fra infrastrutture aeroportuali invidiabile e spero sia condivisa da altre parti d'Italia. Unire 'reti' - e quando dico reti, in questo caso, mi riferisco agli aeroporti di Brescia, Verona, Venezia e Treviso, - ripartendo funzioni e ruoli, e ampliando la capacità di 'coprire' un mercato vasto di merci e persone”.

Il vice ministro ha proseguito: “L'Italia si appresta ad avere la presidenza del semestre dell'Unione europea. Una delle priorità che porteremo a quel tavolo è questo 'fianco' dell'Italia, perché ha un valore strategico straordinario. Altra priorità è quella di potenziare le grandi reti infrastrutturali, non concependo più i mezzi di trasporto in modo separato ma in una logica strategica più ampia.”

Il Presidente Paolo Arena nel suo intervento ha poi dichiarato: “Ringrazio il vice Ministro Nencini, con cui abbiamo un rapporto di stima e fiducia, per la sua presenza oggi. La sua visita all’aeroporto di Verona è un segnale importante dell’attenzione del Governo per la nostra società e le infrastrutture che gestisce. Abbiamo avuto la possibilità di approfondire il progetto di creazione del polo aeroportuale del Nord Est, tema già noto al vice ministro – ha poi proseguito Arena - Abbiamo avuto la possibilità di approfondire i vantaggi che il sistema multi-aeroporto garantirebbe, facendo lavorare in modo complementare ed efficiente gli aeroporti gestiti, sfruttando le potenzialità e le sinergie espresse dal raggruppamento, accelerando lo sviluppo di ciascuna infrastruttura e rispondendo in modo adeguato alla domanda attuale e futura di traffico del territorio. Verona nel progetto si specializzerebbe nel traffico passeggeri domestico, verso le destinazioni europee e charter medio lungo-raggio. Brescia ha grandi potenzialità nel settore cargo. Lo sviluppo di un sistema integrato di aeroporti nel Nord Est Italia è destinato ad assumere un rilievo strategico per l’area e l’intero Paese, come evidenziano anche gli indirizzi per lo sviluppo degli aeroporti già tracciati dal Ministro Lupi. Continueremo a collaborare, come fatto fino ad oggi, con il Ministero dei Trasporti per lo sviluppo del trasporto aereo italiano e delle sue infrastrutture”.

Il Direttore Generale Carmine Bassetti ha concluso: “Abbiamo avuto la possibilità di presentare al Ministro il progetto industriale che sta alla base della potenziale integrazione degli aeroporti di Verona e Brescia con Venezia e Treviso. La specializzazione degli aeroporti, individuata nel nostro progetto d’integrazione, è la via indicata anche dal Governo. L’Italia è uno dei Paesi in Europa che avrà maggiori difficoltà a soddisfare la domanda di traffico sia passeggeri che merci nel medio/lungo periodo. Già il prossimo Expo sarà un grande banco di prova e al contempo offre un’opportunità che possiamo cogliere. A causa della frammentarietà del nostro sistema aeroportuale e la debolezza dei vettori italiani, i turisti in Italia sostano mediamente 1,5 giorni in meno, dovendo fare scali intermedi per raggiungere l’Italia. Nei prossimi 30 anni i passeggeri negli scali italiani passeranno da 144 a 310 milioni. Il Nord Italia necessita di una capacità di almeno 70 milioni di passeggeri. Il sistema aeroportuale del Nord Est può rispondere in parte a questo gap, efficientando le infrastrutture esistenti.”

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