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Economia San Martino Buon Albergo / Via Ca' di Mazzè

Verona, le famiglie aggrappate alla tradizione Bauli: non c'è crisi per pandori e panettoni

Le previsioni di consumo per il Natale sono ancora incerte, ma c'è ottimismo secondo il presidente della società veronese in questo ultimo trimestre da parte delle imprese operanti del comparto alimentare

Il Gruppo ha deciso di allargare il "business" dei biscotti acquisendo Doria e Bistefani. Ma se anche pandori e panettoni devono fare i conti con la crisi, nonostante le difficoltà del Paese, "c'è una tenuta e un ritorno alla tradizione proprio nel momento delle feste, in cui le persone ricercano i significati simbolici di calore e rassicurazione anche nei prodotti che consumano". A dirlo è Alberto Bauli, presidente della società veronese, tra i leader dell'industria dolciaria e da forno. Le previsioni di consumo per il Natale in arrivo sono ancora incerte, ma, secondo Bauli, si può leggere un maggiore ottimismo in questo ultimo trimestre da parte delle imprese operanti del comparto alimentare. Il mercato italiano del dolci da ricorrenza è "di assoluto rilievo" e riguarda 16,7 milioni di famiglie acquirenti di questi prodotti. "Le grandi imprese dolciarie italiane - spiega Bauli - si affacciano al periodo della ricorrenza e non possono deludere il consumatore, soprattutto in questo momento di crisi".

IL GIRO D'AFFARI - E' con le ricorrenze che Bauli entra a pieno regime, sia di fatturato che di lavoro: i periodi di festa occupano il 50% del fatturato, che nel bilancio 2012-2013 vale 434 milioni di euro in totale. La vocazione all'export pesa in quota minore e si attesta al 10% degli affari di Bauli. Il Gruppo vanta due stabilimenti importanti, a Castel D'Azzano e a San Martino Buon Albergo, dove, in questo momento, trovano posto almeno 2mila tra addetti, impiegati ed operai (in gran parte stagionali). Oltre al marchio proprietario (Bauli), la società veronese produce con i marchi Doria, Bistefani, Motta e Alemagna.

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