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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Via dell'Artigianato

Verona, sulle tavole di Natale c'è l'eccellenza italiana e veronese. Vola l'export di dolci: 280 milioni

Mandorlati, pandori, "ofelle", "nadalìn" e tante altre prelibatezze: Veneto terza regione per numero di esportazioni. Boom di compere in Russia, Polonia e Regno Unito. Specializzazione anche nella produzione di distillati e birre artigianali

A Verona, quando si parla di dolci natalizi, si pensa subito al pandoro, seguito dal panettone e dai più tradizionali "Nadalìn" ed "Offella", senza dimenticare il mandorlato e una varietà di altre produzioni alimentari che contribuisco a far volare la provincia al terzo posto in Veneto nella classifica che Confartigianato regionale ha stilato, su dati Istat, e che analizza la dinamica dell’export del settore alimentare nelle province italiane. Un podio che a livello nazionale diventa addirittura decima posizione.

Il cibo "Made in Italy", insomma, piace sempre di più nel mondo. Soprattutto a Natale, quando all’estero le tavole si riempiono dei nostri dolci tradizionali. Nel 2014, tra panettoni, pandoro, cioccolato e varie prelibatezze, sono volati nel mondo prodotti per un valore di 279,7 milioni di euro. Con un vero e proprio boom di esportazioni di dolci italiani in Russia (per un valore di 16 milioni, con un aumento del 35,8% rispetto allo scorso anno), Polonia (6,4 milioni, con una crescita del 24,8%), Regno Unito (31,4 milioni, con un’impennata del 19,5%).

“Ma è tutto il settore alimentare a vivere una stagione di successi per i quali il Veneto è tra i maggiori contribuenti - sottolinea Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto -. Rappresentiamo quasi il 16% del totale delle esportazioni italiane per un valore di 4,4 miliardi di euro, terza realtà dopo Lombardia ed Emilia. E soprattutto siamo la regione che ha fatto registrare il miglior dinamismo con una crescita tendenziale tra giugno 2013 e giugno 2014 del +6,5% (valore quasi doppio della media nazionale 3,5%)”.

“Verona e il Veneto – aggiunge Andrea Bissoli, presidente della Confartigianato scaligera -, nelle produzioni alimentari, anche quelle dedicate alle festività, fornisce un apporto di qualità e tradizione che sicuramente fa bene all’export, ma anche alle imprese e all’occupazione. Infatti, se il food made in Italy va forte sulle tavole di tutto il mondo il merito è anche delle 6mila 667 aziende artigiane venete del settore alimentare (90.980 in Italia) che, rispetto al 2013, sono aumentate dello 0,5%. In crescita anche gli addetti: 11mila 605 nel 2014, vale a dire il 5,4% in più rispetto allo scorso anno. In particolare, nella nostra regione quello degli artigiani della pasticceria è un ‘esercito’ di 3mila 148 produttori specializzati in nicchie d’eccellenza seguiti dagli oltre 2mila 700 addetti alla ristorazione e cibi d’asporto”.

Da sottolineare infine la specializzazione del Veneto nella produzione di distillati e birre artigianali che, con 103 imprese attive, è seconda solo alla Campania (128 imprese). Tante le eccellenze distribuite sul territorio in modo pressoché uniforme, a tal punto che ben cinque province su sette sono tra le prime venti che registrano le maggiori crescite tendenziali tra giugno 2013 e lo stesso periodo del 2014. Prima assoluta Venezia con +13,4%, seguita da Treviso (+6,6) e Verona (+6,1), rispettivamente decima ed undicesima e poi Padova (+4,6) tredicesima e diciannovesima Vicenza (+2,7)”.

“I dati positivi – aggiunge Bissoli - non significano che il settore sia immune da problematiche. Basti pensare all’entrata in vigore del regolamento comunitario sull’etichettatura, che non pochi pensieri sta creando alle piccole imprese, o alla restrizione delle esportazioni verso la Russia. Possiamo solo immaginare a quali risultati si sarebbe potuti giungere in un contesto economico differente e più favorevole. A tal proposito abbiamo un’occasione imperdibile, Expo 2015, per offrire visibilità internazionale a questi ‘tesori del palato’”.

A far crescere la passione degli stranieri e dei nostri connazionali per i prodotti della buona tavola made in Italy è anche il numero di specialità alimentari riconosciute e tutelate dall’Unione Europea con i marchi Dop, Igp e Stg. Il Veneto è secondo in Italia (leader in Europa) dopo l’Emilia Romagna con 36 prodotti difesi da questi marchi di qualità realizzati da 527 imprese di trasformazione. E se la qualità non si discute, i prezzi rimangono sotto controllo. Ad ottobre 2014 la dinamica dei prezzi dei prodotti di pasticceria fresca si è mantenuta all’1,2%, sostanzialmente in linea con il valore dell’anno scorso.

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