Verona, Avio Handling affondata, mediazioni inutili: vengono licenziati tutti i 74 lavoratori al Catullo
Da due anni erano in stato di agitazione: dopo la decisione dell'aeroporto di liquidare la società dei servizi a terra per rientrare da perdite di 26,6 milioni di euro dovuta alla gestione aeroportuale
Niente da fare. Nemmeno la Avio Handling si salva dalla mannaia. Nonostante le battaglie intraprese da un coordinamento dei dipendenti, è scattata la procedura di messa in mobilità. Tutti licenziati i 74 lavoratori della società che si occupa dei servizi a terra all’aeroporto Catullo. Non sono servite le mediazioni con sindaci di Verona e Villafranca, gli incontri con la Provincia, le battaglie del gruppo Pd in Comune, solleciti dei deputati veronesi per la Cassa integrazione straordinaria. Tutto finito. Lo ha comunicato la stessa società ai sindacati, durante l’incontro di mercoledì in cui tra l’altro si doveva parlare del reimpiego dei dipendenti.
Da due anni i lavoratori erano in stato di agitazione: avevano organizzato scioperi, manifestazioni. Risale al settembre 2012 la decisione della Catullo Spa (proprietaria della “Avio Handling Srl”) di liquidare la società dei servizi a terra per rientrare da perdite di 26,6 milioni di euro dovuta alla gestione aeroportuale. Allora erano 210 i lavoratori assunti: 113 sono già al lavoro per altri operatori dello scalo, altri hanno trovato nuovi lavori ma per 74 sono stati dolori alleviati dagli ammortizzatori della Cassa integrazione. Il provvedimento era stato esteso fino al dicembre di quest’anno, in attesa che si valutassero le ipotesi di impiegarli nelle nuove attività dell’aeroporto. Ma per ora, come ribadisce il Corriere Veneto, tutto si è concluso con un nulla di fatto.
"Oltre al danno la beffa - spiegano i consiglieri comunali del Pd, Michele Bertucco e Stefano Vallani -. La messa in mobilità arriva a pochi giorni dall'audizione con l'assessore Enrico Toffali da cui era scaturita la promessa di un incontro con la proprietà e con il liquidatore. Incontro che ad oggi resta confermato. Se ogni promessa è debito qui ci stiamo prendendo in giro: al tavolo del Ministero era stato preso l'impegno solenne a reintegrare questi lavoratori ma a distanza di un anno non si è fatto nulla per concretizzarlo. È la stessa classe politica che ha ridotto l'aeroporto nelle condizioni che oggi tutti conoscono ma continua a rifiutare l'azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori. E che non ha nessuno scrupolo a lasciare senza stipendio 70 famiglie facendo pagare loro il prezzo delle sua malagestione e delle scelte sbagliate. Se c'è ancora un briciolo di coscienza si deve fare un concreto tentativo per rimediare a questa ingiustizia".
