A Verona si assume di più, ma a tempo determinato: con sostituzioni, prove e assunzioni stagionali
Il saldo con le cessazioni, però, è ancora in rosso, così come accade nel complesso del Paese. Tra ottobre e dicembre 2014, la differenza tra 4mila 170 lavoratori assunti e i 7mila 090 lavoratori in uscita dalle aziende è di -2mila 920 unità
Le imprese veronesi assumono di più in questa fine d’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il Sistema informativo "Excelsior" di Unioncamere stima 4mila 170 nuovi contratti di lavoro in provincia, il 20% in più rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.
Il saldo tra assunzioni e cessazioni, però, è ancora in rosso, così come accade nel complesso del Paese. Tra ottobre e dicembre 2014, la differenza tra 4mila 170 lavoratori assunti e i 7mila 090 lavoratori in uscita dalle aziende è di -2mila 920 unità, comunque in miglioramento rispetto alle -3mila 990 di un anno prima.
“E’ probabile che qui a Verona incida la stagionalità di alcuni comparti dell’economia scaligera: il turismo e i dolci da ricorrenza. I dati, - commenta il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello - assieme ad altri segnali come il progressivo calo del tasso di disoccupazione regionale dall’8,4% del primo trimestre al 6,7% di settembre, l’export in aumento, anche se solo dell’1,2 % fanno confidare in un futuro più roseo. Ma se ci fosse una ripresa in corso, come auspichiamo, il riassorbimento dei posti di lavoro persi non avverrà probabilmente con le modalità prevalenti prima della crisi. Le aziende si sono andate strutturando in modo più flessibile per far fronte ai picchi di domanda e di produzione: non a caso il 77% dei neo-assunti è contrattualizzato a tempo determinato per attività stagionali (48%), copertura di picchi di attività (14%), periodo di prova (9%) e sostituzioni (6%). A parte un 8% di contratti di apprendistato e altre forme, solo il 15% dei nuovi assunti entrerà nello staff aziendale a tempo indeterminato”.
I DATI - Il 74% delle assunzioni programmate a Verona è attribuito alle imprese di servizi, ma il dato è in calo del 6% rispetto al terzo trimestre. Aumenta quindi il peso dell'industria (costruzioni comprese) pari al 26%. Tra i comparti dei servizi, prevalgono i servizi alle persone, con 720 assunzioni, pari al 23% del totale provinciale. Seguono le attività del commercio, che risentono della stagionalità positiva legata alle feste di fine anno, con 600 assunzioni (19%) e quelle del turismo e della ristorazione (530 unità, 17%). Nell'industria, il comparto che concentrerà una parte significativa delle assunzioni è quello della metalmeccanica ed elettronica (130 unità) che pesa per il 4%.
Il 28% dei nuovi assunti avrà meno di 30 anni, 7 punti in meno rispetto al trimestre precedente. Considerando però le assunzioni per cui l'età non sia ritenuta una condizione “sine qua non” e ripartendole proporzionalmente fra le due classi di età (meno di 30 anni e più di 30 anni), si stima che le opportunità per i giovani potranno raggiungere il 63% delle assunzioni totali (contro il 61% del trimestre precedente). Quanto alle assunzioni in rosa, si stima che le "opportunità" per le donne in provincia di Verona risultino pari al 40% del totale (erano il 55% nel trimestre precedente).