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Urso: «Quadrante Europa fondamentale per l'Ucraina. Su Intel qualsiasi territorio va bene»

Il ministro è stato ospite del Consorzio Zai per illustrare l'importanza logistica di Verona per la ricostruzione del Paese attaccato dalla Russia. E sull'arrivo della multinazionale americana in Italia, nessun cenno favorevole a Vigasio

Non si è sbilanciato sull'insediamento di Intel in Italia ma ha illustrato la centralità del Quadrante Europa nel progetto di ricostruzione dell'Ucraina. Ieri, 21 gennaio, il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è stato ospite del Consorzio Zai, a Verona. Il ministro, dieci giorni fa, ha visitato Kiev ed ha incontrato i rappresentanti del governo ucraino, tra cui il presidente Volodymyr Zelensky. Tornando da quel viaggio, Urso ha annunciato che il Quadrante Europa di Verona ed i porti di Venezia e di Trieste saranno nodi logistici cruciali per aiutare l'Ucraina devastata dalla guerra.

E ieri, Urso è entrato più nello specifico parlando con alcuni rappresentanti istituzionali ed economici di Verona. In particolare, il ministro ha parlato con i vertici del Consorzio Zai, ente che gestisce il Quadrante Europa. Adolfo Urso ha spiegato che a marzo sarà presentato un piano per la ricostruzione dell'Ucraina, un piano che i due governi, quello italiano e quello ucraino, concorderanno. E questo piano partirà sicuramente dal Nordest italiano, un territorio su cui gli ucraini potranno contare per le loro esigenze logistiche e infrastrutturali.

Ma durante l'incontro di ieri, il ministro Urso è intervenuto anche su un altro affare potenzialmente ricco per la provincia di Verona, quello dell'apertura in Italia di uno stabilimento della multinazionale Intel. Ancora non è stato concordato dove questa attività dovrà insediarsi e la Regione Veneto sostiene che il territorio ideale sia quello di Vigasio. È noto che l'alternativa a Vigasio è un sito in Piemonte ed Urso non ha voluto schierarsi a favore di nessuna delle due soluzioni. «Io tutelo l'interesse nazionale e rappresento l'Italia - ha detto il ministro - Qualunque sia il territorio scelto va bene. La scelta dipende da loro, noi abbiamo risposto a tutte le loro richieste ed abbiamo un rapporto continuativo con l'azienda e con la Commissione Europea. Il progetto di Intel è europeo ed ha diverse articolazioni in più paesi».

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