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Economia Sanguinetto / Via Roma

Unilever, avanti con il ricollocamento: «Gestione esemplare di crisi aziendale»

Un tavolo istituzionale si è riunito in Regione ed ha illustrato i passaggi avviati per implementare la nuova linea di produzione della maionese Calvè che sarà operativa nei primi mesi del 2020

Tavolo istituzionale di monitoraggio oggi, 7 novembre, in Regione sulla situazione Unilever di Sanguinetto. Il tavolo, presieduto dall’assessore al lavoro Elena Donazzan affiancata dall’Unità regionale di crisi e al quale hanno partecipato i rappresentanti sindacali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil nonché i vertici aziendali, è previsto nel programma di monitoraggio deciso tra le parti rispetto agli impegni assunti con l’accordo del 27 agosto scorso.

«Nell’incontro odierno ho registrato un clima positivo, condiviso tra tutte le parti – commenta l’assessore – a seguito degli accordi raggiunti che vedono l’implementazione della nuova linea produttiva legata al marchio Calvè nel sito di Sanguinetto e la gestione degli esuberi dichiarati con il minor impatto sociale possibile».

Nell’incontro i vertici aziendali hanno illustrato i passaggi avviati per implementare la nuova linea di produzione della maionese Calvè che sarà operativa nei primi mesi del 2020. In questa fase si sta procedendo all’adeguamento delle competenze dei lavoratori al fine di supportare la nuova produzione.

Particolare attenzione è stata dedicata all’attuazione del piano di gestione degli esuberi attraverso gli strumenti dell’isopensione (almeno una trentina i lavoratori beneficiari) e dei percorsi di ricollocamento, a cui hanno aderito tutti i 13 lavoratori interessati.

«Considero esemplare la gestione della crisi aziendale Unilever – conclude l’assessore - in quanto azienda, parti sindacali e istituzioni, ognuno per la propria competenza e con grande senso di responsabilità, ha contribuito ad affrontare e risolvere una situazione di difficoltà attraverso strumenti di politica attiva e obiettivi condivisi di rilancio industriale».

Il tavolo regionale, come concordato tra le parti, rimane aperto per continuare ad accompagnare il percorso di rilancio dello stabilimento veronese e di ricollocamento delle maestranze in esubero.

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