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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Turismo in provincia di Verona: calato del 73,5% tra gennaio e luglio

A fornire i dati è la Camera di Commercio scaligera. Forte diminuzione delle presenze straniere nei primi sette mesi dell’anno, più contenuto il calo degli italiani che aumentano in luglio sul Lago di Garda

Nel periodo gennaio-luglio 2020, le giornate di presenza turistica (pernottamenti nelle strutture ricettive) nella provincia di Verona sono state poco meno di 2,7 milioni, contro i 10 milioni rilevati nello stesso periodo del 2019. La flessione è stata pari a -73,5%.

Dopo un avvio d’anno positivo (con aumenti delle presenze nei mesi di gennaio e febbraio), l’emergenza Covid-19 e il lockdown da marzo a maggio hanno causato un calo importante, soprattutto per quanto riguarda i turisti stranieri (complessivamente, nei sette mesi considerati, le presenze sono diminuite dell’81,6%). Le presenze di turisti italiani hanno subìto una flessione più contenuta (-49,9%), con una lieve ripresa nel mese di luglio (+0,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).

«Ci aspettiamo un lieve miglioramento delle presenze anche per il mese di agosto del turismo di prossimità – spiega il Presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello – sul quale abbiamo puntato con il progetto di comunicazione Destination Verona. Come Camera di Commercio siamo intervenuti su diversi livelli stimolando i flussi dai tradizionali mercati di sbocco, Baviera e Austria e quelli dalle regioni italiane limitrofe. I risultati ci sono stati, ma la congiuntura è stata, è e sarà, purtroppo, davvero pesante. Per i prossimi due anni, l’industria turistica e tutto l’indotto dovrebbero essere sostenute da interventi del Governo. Occorre, inoltre, ripensare il modello di business, alla luce della mancata mobilità dovuta alle restrizioni imposte dai diversi Paesi e qui in Italia per il contenimento della diffusione del Covid-19».

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L’area del Lago di Garda ha “perso” nei primi sette mesi dell’anno 5,7 milioni di giornate di presenza (- 76,4%). Anche in questo caso, il calo maggiore si è verificato per gli stranieri (-82,2%), che costituiscono la quota più rilevante del turismo sul Lago di Garda (nel 2019, la quota da loro rappresentata è stata dell’83%). Le presenze di turisti italiani hanno registrato un calo del -45,8%. Da segnalare il risultato positivo del mese di luglio, quando le presenze degli italiani hanno messo a segno un +22,7% rispetto allo stesso mese del 2019.

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Il resto della provincia (Comune di Verona più i comuni che non fanno parte dell’area del Lago di Garda) ha segnato un calo di presenze complessivo del -65,0% (-48,1% per gli italiani, -78,9% per gli stranieri).

Nel Comune di Verona si sono registrate nei primi sette mesi dell’anno 1 milione di presenze in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (-68,7%); la diminuzione è stata più marcata per i turisti stranieri (- 79,4%); più contenuta, ma sempre rilevante, quella degli italiani (-52,1%).

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