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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Turismo, per albergatori estate "difficile"

Fiorini, presidente albergatori di Confcommercio: "No a nuovi insediamenti"

Un’estate “difficile”, per il turismo, era prevedibile, e il bilancio delle prime settimane, pur confermando le attese della vigilia non è tuttavia, nella provincia di Verona, particolarmente negativo. Anche se, oggi più che mai, è necessario rendersi conto della necessità di non prevedere nuove strutture ricettive, stante l’abbondanza dell’offerta di alberghiero e di extra-alberghiero realtà, quest’ultima, in costante espansione nel veronese.
È l’analisi di Oliviero Fiorini, presidente degli albergatori aderenti a Confcommercio Verona, a un mese dall’avvio ufficiale della stagione estiva. “Arrivi e presenze sono in calo rispetto all’analogo periodo del 2008, ma l’impressione è che le cose vadano meglio di molte altre città d’arte e di altre province della nostra regione. - sottolinea Fiorini - Ciò non toglie tuttavia che il tasso di occupazione dei nostri alberghi sia molto basso e che quindi sia indispensabile non prevedere nuove strutture, tenendo conto anche della proliferazione pressoché incontrollata di Bed and breakfast e agriturismo, che fanno spietata concorrenza agli hotel e sono avvantaggiati dal fatto di non dover rispettare la rigida regolamentazione prevista per il comparto alberghiero”.
Fiorini ricorda che nel 2007 la percentuale di occupazione di posti letto nel Veneto era del 53,48% negli hotel a 5 stelle, del 55,17% per i 4 stelle, del 55% per i 3 stelle, del 43,72% per i 2 stelle e del 35,16% nelle strutture a 1 stella: “Percentuali sicuramente in calo quest’anno, vista la crisi economica”, conclude il presidente degli albergatori scaligeri della Confcommercio. “Per questo, prevedere nuovi insediamenti sul territorio sarebbe miope e dannoso per l’economia”.

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