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Il turismo traina la crescita dell'occupazione in Veneto. Zaia: «La ripresa ha messo la marcia»

Il presidente della Regione commenta quanto emerge nell’ultima Statistica Flash: «A spingere l’economia è soprattutto il turismo, settore che assume il 33% in più, mentre si ricorre sempre meno agli aiuti della cassa integrazione»

«Con le assunzioni che crescono del 14% rispetto al 2021 ed un tasso di occupazione nel terzo trimestre del 2022 del 67,8% rispetto al 65,7% del terzo trimestre dell’anno precedente, possiamo dire che la ripresa ha messo la marcia. A spingere l’economia è soprattutto il turismo, settore che assume il 33% in più, mentre si ricorre sempre meno agli aiuti della cassa integrazione. In Veneto, nella fascia d’età 20-64 anni il tasso di occupazione è pari a 72,6%, facendo ben sperare di avvicinarsi al target europeo da raggiungere entro il 2030 del valore del 78%».

Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando quanto emerge nell’ultima Statistica Flash, intitolata "Il lavoro è in marcia", diffusa dall’Ufficio di statistica regionale.

«Dati significativi fotografano la buona situazione di quasi tutte le province venete. In particolare, Belluno e Treviso spiccano per i livelli occupazionali più elevati: 68,2% è il tasso di occupazione di entrambe, valore che le classifica nella top ten della graduatoria delle migliori fra tutte le province italiane (Treviso si posiziona all’ottavo posto e Belluno al decimo)», prosegue il governatore.

«Il gender gap rimane un punto di debolezza nel mercato del lavoro: donne, giovani e stranieri sono i soggetti più fragili e questa disuguaglianza si è accentuata con la crisi sanitaria ed economica – conclude Zaia -. Sicuramente una leva importante è l’istruzione. Infatti, al crescere del titolo di studio diminuisce la disoccupazione. Lo dicono i numeri. Nella fascia 15-34 anni, con laurea, il tasso di occupazione è del 71%. Per questo motivo è importante contrastare il fenomeno dei Neet e dell’abbandono scolastico precoce: solo fornendo ai ragazzi gli strumenti adeguati e un buon bagaglio di competenze essi saranno in grado di superare le disuguaglianze che caratterizzano la società. I giovani veneti si trovano in una posizione molto favorevole rispetto ai coetanei delle altre regioni: la percentuale di Neet è pari al 13,9%, la più bassa d’Italia, e il tasso di abbandono scolastico è in calo, pari al 9,3%. Entrambi gli indicatori presentano una situazione performante del Veneto per il raggiungimento dei target europei fissati, in entrambi i casi, al 9% entro il 2030».

Scarica Statistiche Flash - Gennaio 2023

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