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TAV Verona-Vicenza: Coldiretti chiede equi indennizzi per le aziende espropriate

«Ci auguriamo che l’intervento della Regione del Veneto al negoziato produca i risultati sperati, nell’esclusivo interesse delle imprese agricole», ha detto il presidente veneto Daniele Salvagno

I lavori di preparazione dei cantieri della realizzazione della tratta Verona-bivio di Vicenza sono già stati avviati. Tuttavia rimane da affrontare un aspetto molto importante per il prosieguo. «È obiettivo di Coldiretti definire regole di esproprio con il general contractor IRICAV 2 e per questo abbiamo chiesto il supporto alla Regione - afferma il presidente regionale Daniele Salvagno - la Vicepresidente della Regione, Elisa De Berti ha risposto alla richiesta avviando i lavori di un tavolo tecnico coordinato dai suoi uffici già nella giornata odierna. L'obiettivo è quello di garantire continuità alle aziende agricole interessate, il giusto indennizzo ed equità di trattamento, offrendo anche supporto a tutti gli associati nel procedimento espropriativo che vedrà coinvolte parecchie aziende tra Verona e Vicenza», ha continua Salvagno. Coldiretti sottolinea la necessità di realizzare tali infrastrutture per mantenere il Veneto al primo posto per flussi turistici e consolidare i primati nazionali dell’export agroalimentare: il tracciato interessa da ovest ad est tutto il territorio lungo il corridoio europeo Barcellona- Kiev. Si aggiunge ora un tassello importante: il lotto che va da Verona a Vicenza che avrà una lunghezza di 44,2 chilometri e quadruplicherà la linea esistente, interessando la provincia scaligera e quella vicentina. I Comuni attraversati dalla linea ferroviaria sono complessivamente 13, di cui 8 veronesi (Verona, San Martino Buon Albergo, Zevio, Caldiero, Belfiore, San Bonifacio, Monteforte d’Alpone, Arcole) e 5 in provincia di Vicenza (Lonigo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Altavilla Vicentina, Vicenza).

Le aree da espropriare, pur appartenendo ad un corridoio già predefinito lungo la linea storica, spiega Coldiretti Veneto e come riportato alla Vicepresidente della Regione Elisa De Berti, sono intensamente sfruttate dal punto di vista agricolo e di allevamenti, con coltivazioni viticole e piante da frutto nonchè manufatti per allevamenti zootecnici. Nel complesso più del 50% della superficie, stimata in 200 ettari totali in esproprio, è rappresentato da attività agricole altamente specializzate. Coldiretti Veneto si è impegnata a condurre una trattativa con il soggetto attuatore Iricav 2, al fine di riconoscere agli agricoltori il giusto indennizzo.

«Ci auguriamo che l’intervento della Regione del Veneto al negoziato – sostiene Daniele Salvagno - produca i risultati sperati, nell’esclusivo interesse delle imprese agricole».

«Il completamento delle rete di trasporti è fondamentale –conclude Coldiretti Veneto – soprattutto in un’ottica globale: i corridoi europei pongono il Veneto in una posizione strategica per la capacità commerciale dell’agricoltura. Questo in particolare connette la parte più occidentale dell’Europa con quella Centro Orientale dove si concentra il 50% del valore delle esportazioni locali».

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