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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Bosco Chiesanuova / Piazza Guglielmo Marconi

Crisi e lavoro, a Bosco si riuniscono gli Stati generali della Lessinia

L'obbiettivo è richiamare imprenditori, artigiani, agricoltori ed esperti di turismo, cultura e sport con lo scopo di attivare nel breve tempo sinergie a livello locale che abbiano benefici concreti nei prossimi anni

Inizia la prima fase degli "Stati generali della Lessinia e delle sue valli”. Coinvolti quattro Ministeri, la Regione Veneto, la Provincia di Verona, la Comunità Montana, ventidue comuni, numerose associazioni di categoria, enti istituzionali, centri di ricerca, mondo dell’università. Obiettivi: fare sintesi delle criticità del territorio, ma anche dei suoi punti di forza, superare i localismi e costituire un modello territoriale con un occhio rivolto all’Expo 2015. Potrebbe rappresentare un caso, tra i pochi in Italia, di un territorio locale che, prendendo consapevolezza di quello che era, di quello che è oggi e di quello che vorrà essere in futuro, si auto-organizza per affrontare con un ottica d’insieme i periodi difficili dovuti alla crisi.

Il progetto, in programma il 19 e 20 luglio al teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova, nasce con obiettivo principale di richiamare attorno a un tavolo di confronto le parti costituenti del territorio, che vanno dall’imprenditoria all’artigianato, dall’agricoltura al turismo, dal volontariato all’associazionismo, dalla cultura allo sport, con lo scopo di attivare nel breve tempo sinergie a livello locale che abbiano poi dei benefici concreti nei prossimi anni. Per poter coinvolgere il numero più ampio possibile di soggetti istituzionali e di persone è stato richiesto il patrocino di quattro ministeri (Sviluppo economico, Politiche agricole, Ambiente, Beni e attività culturali), della Regione Veneto, della Provincia e del Comune di Verona, della Comunità Montana, del Gal, del Bim Adige e di oltre venti comuni veronesi suddivisi tra le vallate di Valpolicella, Valpantena, Val Squaranto, Valle di Mezzane, Val d'Illasi, Val Tramigna, Val d'Alpone, Val di Chiampo, tra cui Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Cerro, Colognola ai Colli, Dolcè, Erbezzo, Fumane, Grezzana, Illasi, Marano di Valpolicella, Monteforte d’Alpone, Negrar, Roverè, San Giovanni Ilarione, San Martino Buon Albergo, San Mauro di Saline, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo, Selva di Progno, Tregnago, Velo e Vestenanova.

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L'INIZIATIVA - "L’idea degli Stati generali - spiega Matteo Scolari, direttore responsabile della rivista Pantheon, promotrice dell'evento - nasce dalla ferma volontà di affrontare in modo consapevole e unitario un nuovo processo culturale che deve pur iniziare, un processo che si può attuare a più livelli (in famiglia, tra famiglie; in azienda tra imprenditori e impresa; nelle relazioni sociali tra giovani e meno giovani; nelle realtà locali tra associazioni e soggetti istituzionali) e che io definisco delle tre “C”, ovvero della Collaborazione, della Cooperazione e della Compartecipazione. Tre sostantivi molto simili, le cui sfumature generano relazioni e sinergie in grado di dar vita a un nuovo modello, sicuramente più forte, equo e sano, di società. Sappiamo che non è una sfida facile: giovani che non trovano lavoro, disoccupazione degli over 50 rimasti a casa, fuga di manodopera (e non solo di cervelli) all’estero, crisi del manifatturiero, famiglie in difficoltà, negozi che chiudono, turismo che non decolla, ambiente a rischio e cultura con uno spazio troppo limitato. Non c’è più tempo. Serve una visione lungimirante d’insieme che travalichi i singoli interessi, le lotte di paese, i campanilismi, l’atavica diffidenza, l’ostinato orgoglio e l’illusoria convinzione di potercela fare sempre e comunque da soli".

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