Solori approva il bilancio 2021 e dà il benvenuto ad un nuovo socio
Anche il Comune di Arcole entra a far parte della Società locale di riscossione di Tari e sanzioni al Codice della strada, mentre per quanto riguarda il bilancio dell'anno scorso, sono stati ridotti i costi per il personale e le spese per le consulenze
Il Comune di Arcole entra in Solori, la Società locale di riscossione di Tari e sanzioni al Codice della strada del Comune di Verona, che ne è il socio di maggioranza. Gli altri soci sono i Comuni di Pescantina, San Giovanni Lupatoto, Valeggio sul Mincio, Grezzana e Cortina d’Ampezzo, per cui vengono gestite le sanzioni al codice della strada.
«Procede la strategia di Solori – commenta l’Amministratore Unico di Solori, Marco Vantini - di ampliare i servizi ad altri Comuni piccoli e medi della provincia e del territorio, spesso sprovvisti di servizi interni. Questo va a vantaggio anche di tutta la collettività, perché aumentiamo le economie di scala guadagnando in efficienza e dunque offrendo servizi più rapidi e puntuali, migliorando il rapporto con l’utenza e dando risposte veloci ai cittadini».
«L’ingresso in Solori – aggiunge Alessandro Ceretta, sindaco di Arcole - ci consente di offrire servizi più efficienti e meno costosi ai nostri 6.300 cittadini. C’è, poi, un duplice vantaggio: prima di tutto gli utenti hanno a che fare con una struttura che è vicina e conosce il territorio, oltre ad essere molto avanzata nelle facilitazioni all’accesso ai servizi grazie all’implementazione delle tecnologie on-line. Inoltre, essendo socio, il Comune partecipa direttamente alla gestione dell’azienda, monitorando e vigilando per il bene della nostra comunità».
L’ingresso di Arcole nel capitale sociale di Solori è avvenuto in concomitanza con l’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2021. Come da obiettivo fissato dal Comune di Verona, e cioè il contenimento delle spese di funzionamento delle società controllate, sono stati ridotti i costi per il personale e le spese per le consulenze. In particolare, il costo medio del personale si è abbassato dai 68.212 euro del 2019 ai 63.532 del 2021. Questo è dovuto all’inserimento in organico di cinque nuove risorse, due per sostituire pensionamenti e tre nuove leve, tutte under 35 anni. Il numero di dipendenti è passato dai 20 del 2019 ai 25 del 2021.
Quanto alle spese per consulenze, nel 2019 erano state sostenute spese per 115.436 euro, nel 2021 spese per 93.097 euro.