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Economia

Siccità, il Consorzio di Bonifica: "É ora di ripensare l’irrigazione nel veronese"

È il presidente Antonio Tomezzoli ad intervenire sul problema che ha toccato anche l'area scaligera nel corso dell'estate: "Il nostro territorio ha necessità di una radicale evoluzione delle modalità di distribuzione dell’acqua"

Le notizie allarmanti di questi giorni in tema di siccità riportano purtroppo in primo piano il problema della grave carenza di infrastrutture idriche, anche sul nostro territorio. A questo si aggiunge che in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua sono stati pubblicati da Istat dati relativi all’anno 2015 legati all’ammontare delle perdite della risorsa idrica in Italia. Numeri allarmanti: in Italia si sfiora, infatti, il tetto del 40% l’acqua potabile che, immessa nelle reti di distribuzione, non raggiunge i cittadini. Questo dato si riferisce all’acqua potabile, ma una contabilità analoga si può fare anche per l’acqua di irrigazione". Queste le parole di Antonio Tomezzoli, presidente del Consorzio di Bonifica Veronese, l'ente che fornisce l'acqua di irrigazione a settanta Comuni della provincia scaligera. 

"È quindi giusto informare sul fatto che questo non è un problema che riguarda la provincia di Verona in quanto l’attenta, quotidiana e costante opera di manutenzione che il Consorzio di Bonifica Veronese esegue sui suoi 4000 chilometri di reti irrigue permette di ridurre veramente al minimo fisiologico le perdite - ha proesguito poi lo stesso Tomezzoli -. Da noi il problema è di scala differente: il nostro territorio ha, infatti, necessità di una radicale evoluzione delle modalità di distribuzione dell’acqua, in maniera da trasformare gli antiquati sistemi a scorrimento ancora presenti in molte importanti aree del comprensorio, da Valeggio sul Mincio passando per tutto il villafranchese fino a San Giovanni Lupatoto, nei moderni sistemi a pressione che il Consorzio ha già realizzato nell’area della Valpolicella. Sistemi che, se introdotti, permetterebbero da subito un risparmio anche del 50% dell’acqua.
Queste trasformazioni irrigue – conclude poi il presidente del Consorzio di Bonifica – costituiscono un’esigenza che, se fino a qualche anno fa poteva sembrare secondaria, oggi la cronaca quotidiana ci indica come invece fondamentale proprio per la rilevanza di vero oro blu che sta assumendo la risorsa acqua. Il Consorzio di Bonifica Veronese ha già pronti e cantierabili progetti per quasi 100 milioni di euro che potrebbero veramente trasformare radicalmente il volto dell’irrigazione nel veronese. Servono però finanziamenti adeguati, ed una nuova consapevolezza che su questo fronte si gioca realmente tanto del futuro economico ed ambientale del nostro territorio”.

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