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Lunedì, 25 Settembre 2023
Economia

Legge per la tradizione enogastronomica veneta, Rigo risponde ai ristoratori: «Nessuna discriminazione»

Il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta ha risposto alle parole del vicepresidente dell'associazione, che aveva espresso i suoi dubbi sulla legge di cui Rigo è il primo firmatario

«Non discriminazione, ma valorizzazione e qualificazione del nostro patrimonio enogastronomico. Spiace leggere le dichiarazioni del vicepresidente dell’associazione Ristoratori Veneto, Antonio Leone, riguardo alla nuova legge sulla valorizzazione della tradizione enogastronomica veneta, soprattutto perché da quando ho presentato loro il progetto di legge, a marzo scorso, non mi hanno fatto pervenire osservazioni. Mi rendo comunque disponibile a rincontrare lui e la presidente Brescia per spiegare i punti della norma che non hanno compreso». Così Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, e primo firmatario della legge regionale recentemente approvata, risponde alle dichiarazioni di Antonio Leone, vicepresidente dell’associazione Ristoratori Veneto.

«Nella legge vige il principio della sussidiarietà orizzontale nel criterio della ripartizione delle competenze tra Regione e soggetti privati, dove la prima fa da “regolatore” e le associazioni di categoria possono candidarsi a “concessionario” attraverso una procedura di evidenza pubblica. Concessionario che si occuperà del regolamento per le modalità d’iscrizione degli esercizi nel registro, e dell’utilizzo del logo. I protagonisti di questa legge sono proprio i ristoratori, i professionisti del settore, chi meglio di loro detiene la cultura enogastronomica della nostra terra? Ad ognuno il proprio mestiere».
«Avevo inviato il progetto di legge a Ramponi – prosegue Rigo - e presentato ai vertici dell’associazione il 25 marzo scorso durante un incontro con l’ex assessore al Commercio Nicolò Zavarise. Evento che è stato anche postato sulla pagina social dell’associazione. Avevo chiesto loro di farmi pervenire suggerimenti ed osservazioni, e lo stesso al presidente onorario Ramponi, al quale avevo inviato il progetto di legge via mail, ma nulla mi è mai stato segnalato fino ad ora, sui quotidiani. A ogni modo, mi rendo disponibile a rincontrarli per spiegare loro i punti che non hanno compreso, come il logo e le sanzioni, che sono illustrati chiaramente nel testo della norma. Per quanto riguarda i contributi sulle bollette, la Lega si sta già muovendo al Governo sul fronte degli aiuti mirati, ma qui si tratta di promuovere e valorizzare, anche difendere, le nostre specialità tipiche, e abbiamo ritenuto lungimirante portare avanti questa iniziativa per tutelare la nostra cultura enogastronomica che fa parte della nostra storia e delle nostre radici».

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