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Pubblica illuminazione tagliata di 5 ore a Sona per ridurre i consumi energetici, il sindaco: «Costretti a misure straordinarie»

«L'evidenza di una maggiore spesa pari a 500mila euro per riscaldamento e pubblica illuminazione rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, - spiega Gianluigi Mazzi - ci impone l’adozione di ulteriori misure straordinarie e transitorie»

La giunta del Comune di Sona ha deliberato la «riduzione di 5 ore al giorno dell’orario convenzionale di funzionamento di tutti gli impianti di illuminazione pubblica comunale, ad esclusione di quelli afferenti a strade provinciali e regionali». Nello specifico l’amministrazione spiega di aver optato per l’«accensione serale posticipata di 30 minuti rispetto al tramonto e per lo spegnimento notturno dalle ore 1 alle ore 5.30».

Il Comune di Sona fa sapere di attuare da tempo «politiche di governo finalizzate a conseguire l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, degli impianti termici e degli impianti di pubblica illuminazione, che hanno consentito di ridurre in maniera significativa i costi storici di gestione correlati al consumo energetico». Tuttavia, preso atto della «straordinaria situazione di contingenza economica che caratterizza il Paese», determinata dal notevole aumento dei costi di approvvigionamento dell’energia elettrica e del gas naturale a partire dal secondo semestre del 2021, l’assessore all’Ecologia del Comune di Sona, Roberto Merzi, spiega: «Abbiamo il dovere di tenere sotto controllo una potenziale situazione di criticità sull’equilibrio di bilancio dell’Ente, solo in parte compensabile dagli interventi di efficientamento energetico attuati o in corso di attuazione, e dalle misure straordinarie recentemente introdotte a livello normativo nazionale. Questo presuppone l’adozione tempestiva di alcune misure correttive eccezionali, al fine di assicurare la continuità dei servizi erogati dal Comune, senza aggravi sulla fiscalità locale».

Il Comune di Sona è una delle numerose amministrazioni locali della Provincia di Verona e del territorio nazionale che sceglie di intervenire sulla pubblica illuminazione in attesa dell’adozione, a livello statale, di misure strutturali e di lungo periodo. Già dallo scorso mese di marzo, tra le prime della Provincia, l’amministrazione afferma di aver attivato «una parziale riduzione dell’orario di funzionamento di tutti gli impianti di illuminazione pubblica comunale, corrispondente ad una riduzione di 2 ore al giorno rispetto all’orario di funzionamento convenzionale pari a circa 11 ore giornaliere». Sulla base dei riscontri contabili aggiornati ad oggi «l’evidenza di una maggiore spesa pari a 500mila euro per riscaldamento e pubblica illuminazione rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, ci impone l’adozione di ulteriori misure straordinarie, a carattere transitorio, affinché le opere importanti per la comunità non vengano private di ulteriori risorse indispensabili» spiega il sindaco di Sona Gianluigi Mazzi.

Gli impianti saranno perciò rimodulati concentrando lo spegnimento nelle sole ore notturne, dalle ore 1 alle ore 5.30, ed ampliando, rispetto all’attuale programmazione, l’orario di accensione dell’illuminazione pubblica nelle prime ore del mattino al fine di assicurare le ordinarie condizioni di illuminazione negli orari tipicamente caratterizzati da un maggior numero di spostamenti personali casa-lavoro e casa-scuola, il tutto «recependo anche le richieste pervenute nell’ultimo periodo da diversi cittadini, - conclude il sindaco Gianluigi Mazzi - oltre che da un raggruppamento di negozianti della frazione di Lugagnano».

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