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Riduzione del costo del lavoro, accesso ai contributi regionali per 152 aziende

Si tratta di aiuti in caso di reintegro dei lavoratori sospesi a causa dell'emergenza Covid-19. In corso di svolgimento l'istruttoria per la seconda tranche di domande presentate da più di 2.000 imprese

È stato pubblicato sul sito di Veneto Lavoro l'elenco delle prime 152 aziende che potranno beneficiare dei contributi previsti in caso di reintegro dei lavoratori sospesi a causa dell'emergenza Covid-19. Il contributo è gestito da Veneto Lavoro e finanziato dalla Regione Veneto, nell'ambito degli interventi regionali per la riduzione del costo del lavoro con un investimento complessivo di 34,7 milioni di euro. Lo potevano richiedere, entro lo scorso 6 novembre, lavoratori autonomi e imprese con meno di 50 dipendenti appartenenti a uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi, a partire da turismo, ristorazione e attività culturali.

L'agevolazione prevede il riconoscimento di un importo variabile da un minimo del 50% a un massimo dell’80% della retribuzione mensile lorda del lavoratore reintegrato, per un periodo compreso tra i 3 e i 6 mesi. Le domande ammesse, relative a quelle presentate tra il 30 luglio e il 4 settembre 2020, ovvero nel periodo di apertura del primo sportello, coinvolgono un totale di circa 750 lavoratori e fanno seguito alla conclusione delle attività di verifica dei requisiti previsti. Condizioni indispensabili per accedere al beneficio erano infatti che il lavoratore fosse stato assunto prima del 23 febbraio 2020 con contratto a tempo indeterminato, avesse beneficiato di ammortizzatori sociali per la sospensione o riduzione dell'attività lavorativa con causale Covid-19, fosse stato successivamente reintegrato e continuasse a svolgere l’attività lavorativa durante tutto il periodo di validità dell’incentivo.

I datori di lavoro che hanno presentato domanda di contributo per periodi successivi al 24 ottobre 2020 possono richiedere, entro e non oltre il 31 dicembre 2020, la riduzione del periodo di contributo richiesto per ciascun lavoratore. Il provvedimento si è reso necessario a seguito delle nuove norme introdotte con dpcm del 24 ottobre 2020, che, con l'obiettivo di contenere la diffusione del contagio, ha disposto la sospensione di diverse attività e l'applicazione di specifiche misure in settori quali ristorazione, trasporti, attività commerciali e attività ricettive. La domanda di modifica dovrà essere inviata via pec all'indirizzo protocollo@pec.venetolavoro.it, con oggetto «DGR 958/2020_Richiesta riduzione periodo di contributo a seguito DPCM del 24/10/2020» e dovrà indicare numero di protocollo dell'istanza precedentemente presentata, codice fiscale dei lavoratori coinvolti, data di inizio del periodo di sospensione e tipo di trattamento utilizzato. L'esatto valore del contributo concesso per ciascuna domanda sarà quindi determinato con successivo provvedimento di Veneto Lavoro sulla base delle risorse necessarie a coprire il finanziamento di tutte le domande ammesse.
Il valore massimo concedibile per ciascuna impresa varia dai 15.000 e ai 50.000 euro complessivi sulla base della dimensione aziendale. L'istruttoria relativa alle domande presentate nel corso del secondo sportello, complessivamente più di 2.000, è in corso di svolgimento.

L'intervento regionale di riduzione del costo del lavoro si colloca nel quadro di quanto previsto dal decreto rilancio, che prevede per le Regioni la possibilità di adottare misure di aiuto temporaneo alle imprese di settori o territori particolarmente colpiti dall'emergenza Covid-19.
Per il 2021 la Regione del Veneto ha già programmato l'avvio di ulteriori interventi a sostegno di imprese e lavoratori, con l'obiettivo di tutelare l'occupazione e favorire il rilancio economico del tessuto produttivo veneto.

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