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Economia

Rc auto, ora possibili i risarcimenti diretti

Storica intesa tra le imprese di carrozzeria a tutela dei consumatori

Importante risultato della battaglia delle Associazioni che rappresentano le imprese artigiane di carrozzeria: Confartigianato Associazione Nazionale Carrozzieri, Cna Servizi alla Comunità e Casartigiani Autoriparazione. E’ stato infatti dichiarato inammissibile l’emendamento al decreto legge incentivi che avrebbe annullato le positive conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale sulla “facoltatività” del sistema di risarcimento diretto dei danni in caso di incidente automobilistico.

Ora l’automobilista sarà libero di scegliere o di attivare il cosiddetto risarcimento diretto (cioè richiedere l’indennizzo alla propria assicurazione) oppure, in alternativa, procedere secondo il vigente ordinamento nazionale e comunitario (richiedere l’indennizzo all’assicurazione del responsabile del danno).

“Siamo molto soddisfatti di questa che consideriamo una nostra ‘vittoria’ – afferma il presidente degli Autoriparatori della Confartigianato di Verona, Massimo Speri - Abbiamo ottenuto un grande successo politico, a garanzia di un mercato della riparazione dei veicoli aperto e trasparente”. In un comunicato unitario, le Associazioni nazionali di categoria, in coerenza con quanto affermato dalla Corte Costituzionale, hanno ricordato come da sempre sostengano “la necessità di mantenere aperte le opzioni ed i diritti del danneggiato, difendendo in tal modo un assetto aperto del mercato dell’autoriparazione, dove ogni soggetto può e deve svolgere la propria attività in piena autonomia, senza che nessuno parta da condizioni di privilegio abusando di posizioni dominanti. Tutto ciò soprattutto nell’interesse dei consumatori il cui diritto a scegliersi il carrozziere di fiducia e ad ottenere una riparazione ‘a regola d’arte’, che si traduce in ‘sicurezza del parco veicoli circolanti’, rischia di essere compromesso dalla politica aggressiva delle compagnie di assicurazioni, che mirano a monopolizzare la gestione dei sinistri nel nostro Paese, incuranti della pluralità dei soggetti che sono parte attiva di questa gestione, e ciò a danno dei consumatori ed a spese degli artigiani riparatori, tenuti da una parte a ‘garantire’ il proprio lavoro e dall’altra fortemente condizionati dalle assicurazioni nella loro attività imprenditoriale”.

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