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Economia

Quattordicesima in arrivo per 342 mila pensionati veneti, 100 mila in più del 2021

Si tratta del 27% dei pensionati, secondo la stima di Fnp Veneto: «Noi vorremmo poter dire che l'aumento dei beneficiari ci soddisfa ma, se consideriamo che parliamo di cifre lorde, la soddisfazione è solo a metà»

Quest'anno la quattordicesima, nel mese di luglio, arriva a 342 mila pensionati veneti, 100 mila in più rispetto al 2021. È la stima fatta dalla Fnp Veneto, in base all'ultimo casellario Inps disponibile, che registra sì una buona notizia, ma anche l'ennesima conferma di quanto le pensioni siano basse. L'aumento della platea dei beneficiari,spiegano dal sindacato, si deve alla legge di bilancio 2022 che ha elevato il trattamento minimo di riferimento da 515,58 euro al mese a 524,34: una differenza di 9 euro tale per cui, se nel 2021 232 mila dei pensionati veneti avevano avuto diritto alla quattordicesima, quest'anno essi diventano 342 mila, il 27% del totale dei pensionati. «Noi vorremmo poter dire che l'aumento dei beneficiari ci soddisfa - commenta Tina Cupani, segretaria generale Fnp Veneto - ma, se consideriamo che parliamo di cifre lorde, la soddisfazione è solo a metà, perché è il risultato di un provvedimento, l'elevazione del trattamento minimo, che era più che dovuto. Noi dobbiamo, invece, insistere per veder riconosciuta la quattordicesima a tutte le pensioni da lavoro basse, almeno fino a 1.500 euro al mese».

I paletti per ricevere la quattordicesima sono così tanti che è difficile sapere esattamente quanti la percepiranno, sottolineano da Fnp Veneto: essa è erogata ai pensionati con un reddito fino 2 volte il trattamento minimo, quindi 1.048,70 euro al mese per un reddito annuale di 13.633,10 euro (nel 2021 erano rispettivamente 1.031,16 e 13.391,68). Bisogna avere 64 anni o compierli entro l'anno (chi li compie dopo il 1° luglio la vedrà erogata a dicembre). Viene poi considerato il reddito delle sole pensioni da lavoro, le cosiddette IVS (invalidità, vecchiaia, superstiti): per questo non tutti i pensionati con reddito basso la percepiscono. L'importo erogato, infine, dipende anche dagli anni di contribuzione e da se si è stati lavoratori dipendenti o autonomi: si va comunque da un minimo di 336 euro a un massimo di 655. Essendo, poi, una prestazione integrativa collegata al reddito, si rischia anche di perderla per la burocrazia: per mantenerla, ogni anno si deve presentare all'Inps il modello RED e la procedura è solo telematica. Per compilare il modello ci si può rivolgere al Caf Cisl, mentre se un pensionato si ritrova senza quattordicesima può provvedere al recupero rivolgendosi al patronato Inas della Cisl, che attiverà la procedura di "ricostituzione della pensione". Il numero verde per contattare patronato e centro di assistenza fiscale è 800 249 307.

Con la pensione di luglio, stabilito col Decreto Aiuti: in Veneto parliamo del 92% dei pensionati, cioè 1.175.470 persone. Tanti, infatti, sono gli anziani in regione con un reddito lordo annuale sotto i 35mila euro. «Noi siamo quelli del bicchiere mezzo pieno - conclude Cupani - per la Fnp ogni azione che dia sollievo ai pensionati è utile, quindi ben vengano interventi emergenziali come questo. Ma per la tenuta sociale del nostro Paese alcune riforme strutturali non sono più rimandabili, dal fisco alla previdenza. La politica dei bonus deve lasciare spazio alla politica della lungimiranza».

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