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"Modello Prosecco" per spingere il Passito: a Vinitaly Zaia propone un patto con la Sicilia

«Va sostenuto il presidio sul territorio, incentivato il reddito agricolo e creare sinergia», ha detto il presidente veneto, mentre gli assessori Caner e Corazzari hanno partecipato alla tavola rotonda “Ville Venete e Vino”, sottolineando il legame tra le due eccellenze regionali

«Se i contadini non guadagnano soldi non si può far niente. Va sostenuto il presidio sul territorio, incentivato il reddito agricolo e creare sinergia. E noi, come Veneto, siamo disponibili ad aiutare a far emergere le produzioni del Passito di Pantelleria, come facciamo per il Prosecco, diventato fenomeno mondiale. Facciamo un patto con la regione Siciliana… se voi ci siete, noi ci siamo».

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto lunedì all’evento “La biodiversità nella Costituzione italiana: dalle buone pratiche dell’isola di Pantelleria alla valorizzazione dei territori per un futuro sostenibile” al padiglione Sicilia di Vinitaly a Verona.

«Se Pantelleria è Patrimonio dell’Umanità – la vite ad alberello - è merito mio, perché ho fatto io quella pratica – ha sottolineato il Governatore del Veneto -. Isola vera, strepitosa, una identità che si respira. Ora serve uno scatto, un salto, unità fra produttori e istituzioni pantesche. Anche il Prosecco è nato da una agricoltura eroica (400 produttori e 21 vinificatori), paragonabile a quella di Pantelleria. Quindi, c’è già un modello da seguire: quello del Prosecco per il Passito».

"Ville venete e vino"

Sempre nella giornata di lunedì, l'assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, insieme al collega Cristiano Corazzari, assessore regionale alla Cultura, ha partecipato alla tavola rotonda “Ville Venete e Vino”. Un appuntamento che si è tenuto nello spazio della Regione al Vinitaly, che sottolinea il legame tra le due eccellenze regionali. 

«Storia, arte e cultura vinicola si intrecciano nelle ville storiche, uno dei tesori della nostra terra, punto di partenza di numerosi itinerari alla scoperta delle ricchezze custodite tra mare e laguna, colline e montagne, laghi e città d'arte. Sono gioielli dell’architettura e dell’arte, talvolta poco conosciuti, ma che grazie a iniziative come queste si svelano a un pubblico sempre più curioso e attento – ha detto Caner -. È importante continuare a valorizzare questo patrimonio, perché viviamo in una terra splendida per la bellezza della sua natura e della sua cultura, e solo promuovendo questi beni possiamo trasmettere la conoscenza e l'unicità di questi luoghi simbolo del Veneto».

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«Attorno alle ville c’è un mondo tutto da scoprire, perno attorno a cui una volta girava l’intero sistema sociale ed economico veneto – ha sottolineato Corazzari -. Un sistema virtuoso dì produzione e consumo del vino che oggi è diventato un elemento dì promozione culturale. Un patrimonio che va sostenuto anche attraverso il bando per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale. Al Veneto andranno 43 milioni del PNRR da destinare ad almeno 290 interventi di recupero di insediamenti agricoli, fabbricati, manufatti storici, elementi tipici dell’architettura e del nostro paesaggio rurale».

«Ville Venete e vino rappresentano uno straordinario viaggio nei luoghi che portano la firma di grandi architetto come Palladio e ospitano affreschi di autori come il Veronese e il Tiepolo – hanno aggiunto gli assessori del Veneto -. Sono l’emblema di una offerta turistica d’eccellenza, capace di attrarre appassionati da ogni parte del Mondo».

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