rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Centro storico / Piazza Cittadella

La produzione industriale cresce a Verona, ma meno di quanto previsto

I dati di Confindustria mostra un terzo trimestre dell'anno con un incremento di produzione del +1,08%, più contenuto rispetto alle previsioni che davano una crescita al 1,71%

La produzione delle aziende veronesi avanza con moderazione. Nel terzo trimestre dell'anno si registra un incremento del +1,08%, più contenuto rispetto alle previsioni che davano una crescita al 1,71%.
Prospettive positive per il quarto trimestre con una previsione di un +1,50%, ma preoccupa la flessione della fiducia degli imprenditori in particolare per l'economia locale e nazionale, a causa dell'incertezza sul fronte politico interno e al deterioramento delle condizioni esterne.
Positivo invece il trend per il mercato internazionale, percepito in risalita con una variazione di + 1,8%.

Nonostante il clima di incertezza, a Verona resta comunque alto il numero di aziende che prevede di investire lo stesso capitale dell'anno precedente (54%) o di aumentarlo (19%).
In lieve flessione il portafoglio ordini, che permette al 74% delle aziende prospettive di lavoro a medio e lungo termine. Il 25% di queste dichiara di avere un piano di ordini che si spinge addirittura oltre i 3 mesi.

Crescono le vendite in tutti i mercati, ma rallentano rispetto alla precedente rilevazione nel mercato Italiano ed europeo che segnano rispettivamente +2,84% e +1,25%. Cresce il mercato Extra Ue che segna un +1,54%.

Anche nel terzo trimestre l'economia veronese conferma la sua buona tenuta rispetto al resto del Paese - ha dichiarato il presidente di Confindustria Verona Michele Bauli - Pur rimanendo positiva e portando a oltre cinque gli anni di crescita continua, la produzione industriale ha registrato una perdita di vivacità. Il contesto nazionale e internazionale non aiuta la fiducia degli imprenditori che anzi stanno guardando con preoccupazione all'evolversi degli scenari. Continuano i segnali di debolezza del commercio mondiale: -1,1% a settembre e sulla fiducia degli operatori pesa l'incertezza generata da protezionismo degli Usa e tensioni geo-politiche in Medio Oriente. Anche la situazione italiana si mantiene piatta. La gran parte degli indicatori congiunturali concordano su un Pil italiano debole nel quarto trimestre e a novembre la fiducia delle imprese nel manifatturiero ha continuato a peggiorare, gli ordini non lasciano intravedere miglioramenti.
Nota positiva è che nonostante il clima di incertezza nella nostra provincia resta alto il numero di aziende che continua ad investire. Investire per un'azienda è un po' come mettere il fieno in cascina. Permette infatti di resistere ad un'eventuale fiacchezza dei mercati puntando su maggiore efficienza o prodotti innovativi e per farsi trovare pronti al momento della ripartenza.
In particolare da una nostra indagine emerge che gli strumenti relativi al piano Industria 4.0, hanno suscitato un grande interesse anche se gli incentivi non sono stati determinanti per la decisione ad investire. Il 64% degli imprenditori avrebbe effettuato comunque gli investimenti, sintomo di una spinta all'innovazione che è nel dna delle imprese indipendentemente dalle agevolazioni. Una spinta che non si è esaurita anzi sei imprenditori su dieci vorrebbe per il 2019 il rinnovo dell'iperammortamento.
Il piano Industria 4.0 si è dimostrato fondamentale per rivedere i processi interni e per migliorare le perfomance aziendali come riconoscono oltre otto imprenditori su dieci ed è ancora alta la consapevolezza che molto si può ancora fare per migliorare il nostro sistema industriale. Mi auguro perciò che il Governo sia veramente disponibile al dialogo e al rivedere alcune posizioni come ha dimostrato nei recenti incontro con le associazioni imprenditoriali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La produzione industriale cresce a Verona, ma meno di quanto previsto

VeronaSera è in caricamento