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Oliviero Toscani: "Vinitaly realtà di pregio in un contesto difettato e difettoso"

Per il fotografo: "La Città di Verona ha il merito di aver ideato e reso grande la kermesse ma non è più adeguata ad una Fiera Internazionale del vino di questa portata"

Una precisazione, non un passo indietro. Dopo aver lanciato l'idea di portare il Vinitaly a Milano, Oliviero Toscani non nasconde la mano, ma con una nota esprime il bersaglio della sua critica, che ha scatenato reazioni politiche anche in Regione.

"È strano - scrive Toscani - che si scateni il putiferio ogni qualvolta si metta in discussione qualcosa legato al Veneto. Nel mio caso, mi è stato chiesto cosa pensassi del Vinitaly e io non ho fatto altro che palesare una realtà sotto gli occhi di tutti: la Città di Verona ha il grande merito di aver ideato e reso grande questa kermesse, ma non è più adeguata a una Fiera Internazionale del vino di questa portata. Il Vinitaly è una manifestazione gioiosa, colorata, intelligente e ormai di dimensioni tali da farsi andare stretta una Città come Verona".

Dunque non un attacco al Vinitaly o a Veronafiere, ma al contesto veronese come precisa in seguito: "La mia critica non è alla Fiera e alla sua organizzazione interna, bensì a tutto ciò che gira intorno a essa. Parcheggi inadeguati, servizi inconsistenti, viabilità imbarazzante, offerta alberghiera e ricettiva in generale assolutamente insufficiente. Non sono il solo a dirlo o a pensarlo, e su questo dico a chi grida allo scandalo di provare a interpellare qualsiasi produttore di vino: vi confermerà che è così.

L'ultimo affondo Toscani lo indirizza a chi gli dice di concentrarsi sul suo vero lavoro, quello di fotografo: "Il mio lavoro è proprio quello di scattare l’immagine della società, dei suoi lati positivi e di quelli negativi. Ormai va detto che la Fiera di Verona è una realtà di pregio inserita in un contesto difettoso e difettato".

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