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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Natale e bollicine, prendono piede i vini rosati

Cantina di Custoza; "Il successo di questa tipologia di vini si deve alla loro versatilit"

Più che un bianco Natale sarà un Natale in rosa. Lo dicono i numeri della Cantina di Custoza, che sta registrando una crescita del gradimento in particolare per i vini rosati, che stando alle premesse giocheranno un ruolo da protagonisti sulle tavole delle Feste. Aperture di credito nei confronti dei rosati arrivano d’altronde anche dalla prestigiosa rivista Wine Spectator.

Il successo di questa tipologia di vini, soprattutto nella versione frizzante, si deve alla loro versatilità, che li rende ideali sia come aperitivo che come vino da brindisi e da accompagnamento per le carni delicate e i formaggi, pur sposando altrettanto bene al pesce. Sono quattro i prodotti “in rosa” della Cantina di Custoza: il Bardolino doc Chiaretto linea i classici, la cui produzione è di 35.000 bottiglie, il Bardolino doc Classico Chiaretto Val dei Molini (70.000 bottiglie circa), il Rosè frizzante Petalo Rosa, di cui la cantina produce 20.000 bottiglie, e lo Spumante Rosato Val dei Molini metodo classico, che ha una produzione selezionata di circa 1.500 bottiglie. Un’indagine condotta nel 2009 da Ismea-Nielsen sugli acquisti italiani di vini rosati per il consumo domestico ha evidenziato che la Regione italiana maggior produttrice di rosè è proprio il Veneto, con due milioni e 480mila bottiglie, di cui gli spumanti rappresentano circa il 20 %. In Veneto la base ampelografica per i rosè è costituita da 20 varietà, di cui due bianche (Chardonnay e Prosecco) e una grigia (Pinot grigio). Fra i rossi dominano il Merlot, il Cabernet franc e il Raboso veronese. I chiaretti veronesi sono invece elaborati a partire dalle varietà autoctone Corvina, Rondinella, Molinara e Negrara. Va detto che il 2011 è stato un anno speciale per gli spumanti italiani, complice il calo dello champagne: sempre più accattivanti e grintose, versatili, da bere a tutto pasto e dall’equilibrato rapporto qualità/prezzo, le bollicine nostrane guadagnano quote di mercato. I numeri della Cantina lo confermano attraverso gli incrementi delle vendite di quelli che sono i suoi “cavalli di battaglia”: il Bianco di Custoza Cuvée Radetzky e l’Imperial. Quanto alle imminenti Festività, i dati dell’analisi di Coldiretti, basati sui dati relativi al commercio estero di spumante italiano nel mondo nei primi otto mesi del 2011, hanno sottolineato la crescita dei consumi di bollicine Made in Italy soprattutto all’estero: le quote d’importazione più importanti sono state negli Stati Uniti (+ 31%), GB (+21%) e Germania (+5%). In evidenza tra i mercati emergenti la Russia, al quarto posto tra i paesi estimatori delle bollicine italiane.

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