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Economia

Marmomacc, i paesi arabi alla conquista del mercato

Nel settore lapideo la sponda sud del Mediterraneo e il vicino Oriente aumentano la produzione

Sono i Paesi che da est a ovest si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo e la penisola araba a emergere nel settore marmo-lapideo sia come produttori di materiale grezzo e lavorato, sia come consumatori: Turchia, Iran, Siria, Giordania, Arabia Saudita, Kuwait, Oman a est del canale di Suez ma anche di Egitto, Libia, Tunisia e Algeria a ovest, sono tra le sessanta nazioni presenti alla 46esima edizione di Marmomacc, rassegna leader mondiale in programma a Veronafiere fino a sabato 24 settembre.

La Turchia, ormai stabilmente al terzo posto fra i produttori mondiali di lapideo grezzo con circa 10 milioni di tonnellate (l'8,9% della produzione mondiale), dopo Cina e India, è presente a Marmomacc con quasi 100 aziende espositrici e rappresenta un ottimo mercato per i macchinari italiani: il giro d'affari nel 2010 ha raggiunto i 30 milioni di dollari.

Se Siria - e Libano, tradizionalmente legato economicamente a Damasco - risentono delle turbolenze politiche di questo periodo, i Paesi della penisola arabica continuano a essere buoni mercati di sbocco per i prodotti finiti, in particolare Kuwait, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Questi ultimi, per esempio, hanno segnato nel 2010 un pil in crescita del 2,6% e si confermano al sesto posto fra i clienti italiani del settore con acquisti per circa cinquanta milioni di euro. Un discorso a parte merita l'Oman, il cui ambasciatore del sultanato era presente ieri all’inaugurazione, che sta emergendo come Paese esportatore di lavorati soprattutto verso i vicini Arabia Saudita ed Emirati, ma anche verso il Qatar e paesi asiatici.

L’Egitto, tradizionalmente uno dei principali produttori e trasformatori dell'area mediterranea conta su oltre 700 cave operative e una capacità di produzione superiore ai 5 milioni di blocchi di marmo e granito e si colloca tra i primi dieci produttori mondiali. L'investimento totale nell'industria marmo-lapidea è di circa 2 miliardi di dollari ed è uno dei principali acquirenti di tecnologie italiane del settore con un valore che nel 2009 (per il 2010 non sono disponibili stime) ha toccato i 23 milioni di euro.

Per Paolo Beltrami di Onemedit, delegato di Marmomacc nell'area, "le prospettive sono complessivamente positive, ovviamente con una parentesi proprio per la Libia e la Siria dove la situazione politica non è ancora chiara. In Tunisia ed in Egitto sono previste in brevissimo tempo elezioni che definiranno l'assetto dei due Paesi. Tunisi ha confermato la fiscalità agevolata per gli investitori e le aziende straniere. Inoltre  in tutti i paesi dell'area i dati strutturali sono rimasti invariati: questo vuol dire che per i prossimi anni ci si attende una crescita del pil significativa e uno sviluppo dell'industria delle costruzioni importante".
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