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Economia

Maggio "nero": casse integrazioni da record

A Verona superata di 1,6 milioni la soglia dell'anno precedente. Undici milioni di ore nel Veneto

Con gli oltre 11 milioni di ore autorizzate la Cig in Veneto torna ai livelli massimi registrati nei mesi di dicembre 2009 e febbraio/marzo 2010. E Verona, con la crisi di alcuni stabilimenti importanti nei vari settori produttivi come Glaxo, le Cartiere di Cadidavid e la Bpw di Oppeano, non ne esce indenne superando di 1,6 milioni di eruo il totale dello scorso anno. Rispetto al mese di aprile (8,9 milioni di ore) il balzo in avanti è consistente ( + 26%) e riguarda sia la gestione Ordinaria (1 milione di ore in più) che quella straordinaria (1,3 milioni di ore in più). Ma ciò che fa riflettere è che l’impatto delle domande di Cig in deroga, nel conto delle ore autorizzate, è ancora molto modesto.

La banca dati statistica dell’Inps ne indica 100 mila. Il Veneto presenta quindi una dinamica diversa, ed in negativo, rispetto a quella nazionale dove il dato di maggio presenta una modesta crescita rispetto ad aprile (da 115, 6 a 116,8 milioni di ore). Il dato veneto è dovuto ad una crescita della Cig in molti settori che hanno recuperato, in negativo, il calo che si è invece registrato nella metalmeccanica. Un fatto questo completamente nuovo: diversamente dai mesi precedenti si riduce infatti la richiesta di Cig nella metalmeccanica, quasi 800 mila ore in meno e il valore più basso di tutto il 2010.

Nelle singole province solo una regista una riduzione delle autorizzazioni: Padova che passa dai 3 milioni di aprile ai 2,4 di maggio. In generale, nella provincia veneta, rimane ancora Vicenza che sfiora con maggio i 12 milioni di ore autorizzate, seguita da Padova con 11,3 milioni. Ma se la prima ha consumato in questi primi 5 mesi del 2010 il 56% di tutte le ore autorizzate nel 2009, Padova invece è già al 78%.

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