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In Veneto 180 mila anziani non autosufficienti, Spi Cgil: «Bisogna approvare la legge quadro»

Il sindacato chiede il tempestivo intervento della politica per dare sostegno a pensionati e famiglie: «Non c’è più tempo da perdere: serve una legge nazionale che tuteli le persone non autosufficienti e chi le assiste»

In Veneto oltre 180 mila anziani, il 15,6% del totale, non sono più in grado di badare a loro stessi e devono essere assistiti quotidianamente anche nelle operazioni più elementari, come alzarsi dal letto, lavarsi, nutrirsi, andare in bagno. Circa 150 mila famiglie, spesso con l’aiuto delle assistenti familiari, dedicano gran parte del loro tempo a seguire i propri cari, sacrificando molte ore lavorative e di vita. Si chiamano caregiver, e sono soprattutto donne. Altri 30 mila ultra65enni (ma per lo più over 80) sono ospiti delle case di riposo, i cui costi stanno diventando sempre più proibitivi.
Numeri snocciolati e commentati dalla Spi Cgil del Veneto, che evidenzia come la non autosufficienza appaia un problema tanto grave e urgente quanto quello del caro-bollette. Tema che però, secondo il sindacato, nella campagna elettorale di queste settimane non sembrerebbe prioritario e viene rilanciata quindi la necessità di approvare quella legge quadro nazionale sulla non autosufficienza che, secondo i piani precedenti la crisi di governo, doveva essere operativa entro la fine della legislatura.

«Ci uniamo all’appello lanciato in questi giorni dallo Spi nazionale - sottolinea Elena Di Gregorio, segretaria generale del Sindacato dei pensionati della Cgil veneta -. Bisogna assolutamente approvare la legge sulla non autosufficienza degli anziani entro questa legislatura. Non solo perché rientra negli obiettivi previsti dal Pnrr ma anche e soprattutto perché è una vera necessità per il Paese. La legge, il cui testo è depositato da tempo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, darebbe una risposta di dignità per una fascia della popolazione particolarmente fragile e dare un aiuto concreto a milioni di famiglie italiane che se ne prendono cura quotidianamente, spesso senza alcun supporto da parte dello Stato».

L’urgenza, come ribadiscono da Spi Cgil, è riassunta dai numeri. La popolazione anziana è in costante aumento anche in Veneto dove un residente su quattro è over 65 e l’8% della popolazione (370 mila abitanti) supera gli 80 anni. L’invecchiamento, di fatto un elemento positivo, porta con sé però le problematiche legate alle cronicità, sia fisiche che mentali. In generale, nella nostra regione soffrono di gravi limitazioni nello svolgimento della attività quotidiane il 6,8% degli anziani con età fra i 65 e i 74 anno e il 20% degli ultra75enni. Nel 2022 (fonte Inps) sono state erogate in Veneto 94.017 indennità di accompagnamento - prestazione economica (525,17 euro mensili nel 2022) riservata, su richiesta, a soggetti che devono essere assistiti per compiere gli atti quotidiani della vita - di cui 73.665 a persone non autosufficienti con più di 80 anni.

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«Da tempo - prosegue Di Gregorio - abbiamo presentato una piattaforma unitaria che contiene le nostre proposte. Ora, però, non c’è più tempo da perdere: serve una legge nazionale che tuteli le persone non autosufficienti e chi le assiste».

La piattaforma dei sindacati evidenzia molte problematiche che necessitano di interventi immediati: la frammentazione delle risposte per i soggetti non autosufficienti, l’inadeguatezza dei modelli di intervento, il ridotto finanziamento dei servizi, la sostanziale assenza di un sistema di prevenzione. Le proposte? Molte e concrete. In particolare, i sindacati chiedono la realizzazione di un testo unico sulla non autosufficienza per dare servizi integrati e non lasciare sole le famiglie; l’incremento degli stanziamenti per l'assistenza domiciliare; il potenziamento della teleassistenza e della tecnologia domotica; l’approvazione di leggi regionali che riconoscano la figura del caregiver familiare promuovendo la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro, di assistenza e tutelando la salute fisica e psicologica del caregiver familiare.

«L’emergenza c’è ed è sotto gli occhi di tutti - conclude la segretaria generale dello Spi Cgil del Veneto - e anche le proposte concrete sono state presentate da tempo. Ora la politica ha il dovere di fornire risposte adeguate approvando la legge quadro nazionale».

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