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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Le piccole industrie vogliono meno tasse e burocrazia

Le realt del Triveneto sono quelle che hanno reagito meglio alla crisi e adesso puntano all'export

Manca poco più di una settimana all’assise generale di Piccola Industria e il Nord Est si prepara a portare le sue istanze. Le industrie del Triveneto sono quelle che meglio di tutte hanno reagito alla crisi economica di questi anni, ma non per questo non hanno riscontrato difficoltà. Le accuse maggiori sono rivolte alla macchina burocratica, troppo farraginosa e complessa per le piccole realtà, ma anche il sistema fiscale, definito “non equo”, è al centro delle critiche di PI. In particolare le industrie del Nord Est chiedono l’abolizione dell'Irap, che colpisce il costo del lavoro e gli oneri finanziari, e una detassazione degli utili reinvestiti.

Nonostante questo nel Triveneto nessuno si è fermato restando con le mani in mano, anzi, per ripartire molti industriali hanno ridisegnato le proprie aziende riducendo i costi e battendo altre strade a caccia di nuovi clienti. “Tante piccole aziende – ha detto Franco Miller, presidente PI Verona, a il Sole24Ore – hanno tentato di reagire alle difficoltà, puntando sull'export. Si sono trovati di fronte a una massa di pratiche incomprensibili. Chi è iscritto a Confindustria è stato aiutato, ma gli altri? È indispensabile che il paese supporti l'internazionalizzazione, semplificando le procedure”. C’è da dire, però, che ritagliarsi uno spazio all'estero non è semplice, specie per i più piccoli. Quindi si punta alle reti di imprese, che permetterebbe di fare sistema abbattendo i costi, soprattutto quelli legati al trasporto delle merci.

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