Le coop reggono alla crisi e guardano al futuro
Alla presentazione della nuova sede di Confcooperative Verona le linee guida dell'associazione
Si tratta di un cambio dovuto, che racchiude, oltre ad una una valenza logistica, anche due importanti segnali per gli associati ed il mercato. Il primo è il fatto che Confcooperative Verona non intende adagiarsi sugli allori rappresentati dalle 402 cooperative che ne fanno parte, con i loro 59mila e 200 soci, e su un fatturato complessivo di 3 miliardi e 740milioni di euro, ma intende guardare oltre ponendo le basi per una continua crescita. Il secondo segnale è dato dal fatto che, nonostante la crisi, Confcooperative ha investito, assumendo anche nuovo personale, dimostrando agli associati che il mondo cooperativo è in salute e dando fiducia a tutti i soci. Una cosa non da poco in questo periodo di ristrettezze economiche.
“Il mondo cooperativo – ha detto Nestori – anche in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando ha risposto alle esigenze del mercato e dei suoi associati aumentando anche i servizi offerti”. Infatti, dalla iniziale tenuta tenuta della contabilità, dei libri paga e dei libri contabili, Confcooperative Verona ha attivato servizi di tipo legale, consulenziale, fiscale e finanziario. “Ci stiamo attrezzando per dare sempre più risposte ai nostri soci – ha detto Aldegheri – in modo che si possano sentire anche protetti dall'associazione”.