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Economia

Stranieri residenti in Veneto: valgono il 12% del Pil e un miliardo di gettito Irpef

San Bonifacio è il comune con la più alta incidenza di stranieri di tutta la regione. In tutto il Veneto, il valore aggiunto prodotto dai residenti non nati in Italia è di 17,2 miliardi di euro

Sono poco più del 10% della popolazione veneta, ma nell'ultimo anno hanno generato quasi il 12% del Pil regionale e circa un miliardo di gettito Irpef. Sono gli stranieri residenti in Veneto e sono al centro del Rapporto annuale sull'economia dell’immigrazione prodotto dalla Fondazione Leone Moressa con il contributo della Cgia di Mestre e con il patrocinio di Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), Ministero degli Affari Esteri, Università Ca' Foscari e Fondazione Migrantes. I dati nazionali e regionali sono stati presentati nella prefettura di Treviso ed offrono uno spaccato sulla presenza degli stranieri nelle province venete e sul loro apporto all'economia locale.

Gli stranieri in Veneto sono 507.601 e rappresentano il 10,5% della popolazione regionale. Rispetto al 2021 il valore rimane pressoché stabile (-0,4%). La popolazione straniera è una presenza stabile e ormai strutturata nella regione e lo si evidenzia anche dalla serie storica delle acquisizioni di cittadinanza, in diminuzione dal 2016, quando si è registrato il picco massimo (29mila).
Negli ultimi 10 anni 182mila stranieri hanno ottenuto la cittadinanza italiana, considerando anche questo dato possiamo dire che in Veneto la popolazione di origine straniera è pari al 14% della popolazione residente. In particolare nel 2021 si sono registrate 13mila nuove acquisizioni e tra le prime nazionalità ad essere naturalizzate ci sono quella marocchina (14,4%), quella albanese (12,4%) e quella romena (12%).
A livello comunale, in termini assoluti il comune con più stranieri è Venezia (41mila), seguito da Verona (39.644) e Padova. Ma osservando l'incidenza sulla popolazione residente, il primato spetta a San Bonifacio dove il 19,1% dei residenti sono stranieri. Nel Veronese, le percentuale di stranieri residenti più alte dopo quella di San Bonifacio si registrano a Nogara (17,2%), Isola della Scala (15,6%), Verona, Albaredo d'Adige, Oppeano (15,4%), Mozzecane (15,2%), Monteforte d'Alpone (15,1%) e a Caldiero (14,8%).

Ed anche gli stranieri contribuiscono all'economia veneta. Sono 241mila occupati gli occupati stranieri in regione e rappresentano l'11,6% degli occupati totali. I tassi di occupazione nel Veneto (65,7%) sono maggiori della media nazionale (58,2%), ma il tasso di occupazione degli immigrati (63,5%) è inferiore di quello degli autoctoni (66%).
È inoltre in continua crescita il dato degli imprenditori immigrati, che in Veneto sono 65mila (9,7% del totale) e registrano un +2,6% rispetto al 2020 e un +24% rispetto al 2011.
Quasi il 12% del Pil prodotto in Veneto è riconducibile agli immigrati, ovvero 17,2 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto. Inoltre i contribuenti nati all’estero rappresentano il 12,5% dei contribuenti totali regionali ed hanno versato 998 milioni di Irpef. Indicatori che danno l’idea dell’importanza dell’immigrazione regolare nella regione.
Nel Veronese, gli imprenditori stranieri sono 14.550, quindi il 22,2% del totale regionale. La loro incidenza nella provincia è del 10,9% e la loro presenza è aumentata del +30,4% negli ultimi 10 anni e del +2,6% tra il 2020 e il 2021.

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