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Economia

La crisi dilaga, altri 5mila nuovi poveri

La Cisl: "La citt soccombe alla disoccupazione e anche allo smog"

"La società veronese si stabilizza al ribasso: le famiglie monoreddito che hanno perso il lavoro sono circa 5mila e vanno annoverate tra i nuovi poveri. Altre 10mila, in cui lavoravano entrambi i coniugi e uno dei due ha perso il lavoro, sono state costrette a ridurre drasticamente il loro tenore di vita". Questo il commento del segretario Cisl Massimo Castellani sulle prospettive future della città. "Il risultato economico è deflagrante. L’aumento del tasso di disoccupazione riduce il benesere diffuso di una società, la paura e l’incertezza del posto di lavoro contraggono i consumi, quindi la produzione e le entrate fiscali per lo stato. Per superare questa fase di immobilismo che dura oramai da 2 anni tutti presentano le loro ricette ma sono sempre gli altri a dover mettere gli ingredienti: i soldi".

Ricadute che secondo Castellani, potranno compromettere anche le Belle Arti scaligere e l'afflusso di turisti in città. Secondo il segretario, infatti, l'inquinamento e il traffico "congelerebbero" Verona come meta preferita: "La nostra città e il suo territorio sono conosciuti nel mondo per i beni artistici e ambientali, per i vini e le trasformazioni agricole e alimentari. Ma la valorizzazione di queste risorse passa attraverso la salvaguardia dell’ambiente: il turista quando visita una città d’arte o va in villeggiatura preferisce non avvelenarsi con le polveri sottili e la produzione alimentare ha un maggior mercato se il consumatore ha la consapevolezza che arriva da un ambiente sano. La green economy è l’economia del futuro: in collaborazione con l’Università si potrebbe dar vita ad un centro di ricerca per le energie rinnovabili e la salvaguardia dell’ambiente. Sarebbe una bella pubblicità se Verona fosse conosciuta come “la città Verde” non solo per il colore dell’amministrazione che la governa".

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