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Economia

L'edilizia in ginocchio, mille famiglie in difficolt

La crisi che attraversa il settore ne sta trasformando il volto, molti i lavoratori in nero

Mille famiglie in difficoltà, trecento imprese che non assumono più, ne partecipano a gare d'appalto, cassa integrazione in aumento vertiginoso e una riduzione lenta ma continua delle ore lavorate. E' quanto emerge dall'indagine esemestralele della Cassa Edile di Verona , un'osservatorio privilegiato sul settore dato che ne rappresenta l'ente di previdenza, erogando i contributi e la cassa integrazione, e che rilascia i Durc, gli attestati necessari a partecipare agli appalti pubblici.

E' una situazione grave e difficile che non prevediamo migliorerà nell'immediato – afferma il presidente di Cassa Edile di Verona, Renzo Begalli - Cassa Edile sta ultimando l'Osservatorio del settore delle Costruzioni assieme a Prefettura, Spisal, Inail, Inps, Camera di Commercio, Comune di Verona e tutte le categorie economiche del settore. Confidiamo in questo strumento per ottenere indicazioni e spunti sulle strade che il settore sta prendendo dato che avremo di fatto una mappa in tempo reale dei cantieri aperti per tipologia, numero di lavoratori, imprese impegnate”.

Uno strumento in corso ultimazione sarà presentato entro l'autunno. Intanto i dati di Cassa Edile evidenziano che la crisi ha assunto carattere strutturale più che congiunturale, le variazioni al ribasso di tutti gli indicatori principali (imprese iscritte all'ente, ore lavorare, lavoratori attivi) diminuiscono in modo costante. “Conscio della difficoltà di famiglie e lavoratori, fatico a dirlo, ma, valutando la situazione a livello macroeconomico - ha aggiunto il presidente -  debbo dire che non tutto il male viene per nuocere. La profonda crisi che attraversa il settore edile ne stra trasformando il volto. Abbiamo meno imprese iscritte, ma il numero delle ore dichiarate e per le quali pagano i contributi non è diminuito in modo proporzionale, vuole dire che è emerso del lavoro nero. Una maggior legalità, la progressiva concentrazione delle unità produttive, minor ricorso al subappalto, non possono che far bene al settore. Tutto ciò vuol dire che si realizzano opere con maggior trasparenza, di maggior qualità e con maggior sicurezza per i lavoratori. Si stanno mettendo i presupposti per la una riorganizzazione del settore che rappresenterà poi le fondamenta per una ripresa solida e stabile”.

Una pulizia dolorosa, ma necessaria che miete vittime sul fronte delle imprese, ma purtroppo anche dei lavoratori. “C'è un'emorragia stabile di lavoratori, ogni anno che ci preoccupa molto – afferma il vicepresidente di Cassa Edile e rappresentante dei sindacati di settore, Mario Ortombina – a maggior ragione se si considera il dato della Cassa Integrazione. Occorrono interventi strutturali che purtroppo tardano ad arrivare, purtroppo molti lavoratori extracomunitari stanno rientrando nei loro paesi d'origine con le conseguenze sulle famiglie e sulla loro qualità della vita che possiamo immaginare. Anche chi ha mantenuto il posto di lavoro teme per il futuro e si confronta ogni giorno con l'aumento del costo della vita. Ad essi ricordo che Cassa Edile eroga ai dipendenti delle imprese iscritte tutta una serie di prestazioni che possono contribuire al bilancio famigliare”.

Dai contributi per i soggiorni estivi, ai contributi per malattia, visite mediche e spese dentistiche di lavoratori e famigliari, dai contributi scolastici ad un premio di anzianità per il primo anno di lavoro riservato ai giovani, la Cassa Edile eroga tutta una serie di prestazioni che possono aiutare a ridurre il carico di spese sulle spalle del lavoratore edile.

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