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Caro energia, l’Istituto Assistenza Anziani aumenta le rette a partire dal 2023

«Siamo costretti a chiedere un ulteriore sforzo economico agli ospiti ed alle loro famiglie», ha spiegato il presidente Franco Balbi, che ha annunciato di aver sottoscritto il nuovo contratto integrativo per 166 dipendenti dell’istituto

Anche l’Istituto Assistenza Anziani di Verona ha proceduto con l’aumento delle rette giornaliere, applicate ai Centri Servizi, con un incremento che va dai 2 ai 5 euro al giorno, a seconda della struttura ospitante e del trattamento dell’ospite.

A fronte del consistente aumento dei costi, in particolare per l’energia, il Consiglio di Amministrazione dell’IPAB veronese, nella seduta del 29 dicembre, ha deliberato l’aumento delle quote residenziali a carico delle famiglie degli ospiti a decorrere da gennaio 2023, approvando il bilancio preventivo del prossimo anno in pareggio.

«Siamo costretti a chiedere un ulteriore sforzo economico agli ospiti ed alle loro famiglie - ha dichiarato il presidente dell’Istituto, l'avvocato Franco Balbi - per non gravare ulteriormente sul bilancio dell’Istituto, dopo anni di perdite consistenti, a fronte dell’incremento dei costi che non accennano a stabilizzarsi, in presenza delle conseguenze della pandemia che non sono ancora superate».

In occasione della approvazione del bilancio preventivo per il prossimo anno, il CdA ha condiviso l’impegno ad intervenire su tutte le voci di spesa, a partire da quelle energetiche, per recuperare ogni possibile spazio di razionalizzazione e riduzione nonché ad intensificare tutti gli sforzi finalizzati alla riapertura di tutti i reparti ancora chiusi, per effetto della pandemia e delle difficoltà a reperire personale infermieristico ed assistenziale.

La direttrice, la dottoressa Adelaide Biondaro, ha confermato l’impegno di tutta la struttura «per superare le difficoltà provocate dal susseguirsi, negli ultimi tre anni, di eventi così negativi (dalla pandemia, alla crisi del personale e ora quella energetica), con una crescente attenzione alla qualità dei servizi per i nostri ospiti e le loro famiglie».

Accordi sindacali

L’Istituto Assistenza Anziani di Verona e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto il Contratto Integrativo per il 2022 e l’accordo sulle Progressioni Economiche Orizzontali, che prevede un incremento retributivo sulla base del merito, per 166 dipendenti dell’Istituto.
Un accordo che pone fine ad un lungo periodo di alta conflittualità sindacale, con azioni giudiziarie e tavoli di contrattazione separati, la quale aveva bloccato la stessa contrattazione integrativa per molti mesi.
Gli accordi sono stati sottoscritti dalla rappresentanza sindacale unitaria dell’istituto e dalle organizzazioni sindacali provinciali FP-CGIL, CISL-FP e CSA, mentre la UIL-FP, pur partecipando alle trattative, non ha ritenuto di aderire nel merito degli accordi.
Il presidente Balbi ha così espresso la sua soddisfazione: «Abbiamo ritrovato una sede di confronto unitaria dove poter affrontare e, possibilmente, risolvere gli inevitabili problemi che la gestione di una struttura complessa con più di 450 dipendenti comporta. Sono fiducioso che il consolidarsi di normali relazioni sindacali possa agevolare l’attività di tutti migliorando il clima lavorativo a beneficio, prima di tutto, del benessere dei nostri ospiti».

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