L'inflazione di dicembre non basta, prezzi al consumo invariati a Verona
L'ufficio statistica del Comune ha rilevato un aumento del costo di beni e servi vicino all'1% alla fine del 2016, ma secondo la Cgia di Mestre nella provincia scaligera i prezzi non sono né calati né saliti nel giro di un anno
Verona non è in deflazione, o almeno non lo è stata nel mese scorso. Lo dicono i dati dell'ufficio comunale di statistica relativi alla rilevazione dei prezzi al consumo del mese di dicembre 2016, prezzi che hanno registrato una variazione tendenziale dello 0,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e dello 0,2% rispetto al mese precedente.
La rilevazione, effettuata con periodicità mensile per conto dell'Istat nel Comune di Verona, viene effettuata sistematicamente e ha per oggetto i prezzi di prefissate tipologie di prodotti e di beni e servizi acquistabili sul mercato e destinati al consumo finale delle famiglie, con lo scopo di osservare la dinamica dei prezzi in modo che i dati raccolti rispecchino l'andamento del mercato e ne rilevino la stazionarietà o le fluttuazioni. "Un monitoraggio capillare dei prezzi che, oltre ad attestare che Verona ha arricchito la propria offerta e si conferma una città vitale, ci induce a sperare che il nuovo anno confermi la ripresa economica non solo nella nostra città, ma in tutto il Paese e in Europa", ha dichiarato l'assessore alla statistica Alberto Bozza.
Pare però che questo aumento dei prezzi nella coda del 2016 non sia stato sufficiente a contrastare un anno in cui l'ufficio studi della Cgia di Mestre ha registrato in tutta Italia una generale diminuzione dei prezzi al consumo (-0,1%), chiamata appunto deflazione. Mentre, in provincia di Verona, secondo la Cgia di Mestre, i prezzi sono rimasti mediamente invariati nel giro di un anno.