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Martedì, 23 Aprile 2024
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Per le campagne veronesi servono 3mila lavoratori agricoli extracomunitari

Le associazioni di categoria scaligere si sono impegnate a collaborare con lo Sportello Unico Immigrazione per semplificare e accelerare le procedure di rilascio dei nulla osta

Serve manodopera per le campagne della provincia di Verona. Servono lavoratori agricoli e le aziende li devono andare a trovare sempre più all'estero. Si prevede, infatti, una minore disponibilità di braccia per l'agricoltura provenienti dai Paesi della Comunità Europea. Le associazioni hanno chiesto quindi delle procedure rapide e semplici per regolarizzare i circa 3mila extracomunitari che serviranno per le lavorazioni agricole stagionali.

Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Lega Cooperative e Confcooperative sono le associazioni degli imprenditori agricoli veronesi che si sono confrontate con il prefetto Donato Cafagna per ottimizzare l'ingresso regolare dei lavoratori stranieri. Al tavolo di concertazione hanno partecipato anche rappresentanti dell'Ispettorato del Lavoro, della Questura e dello Sportello Unico Immigrazione, nell’ambito del protocollo d’intesa definito in sede nazionale tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro.

Le associazioni degi agricoltori hanno quantificato l'esigenza di manodopera non comunitaria per le campagne veronesi in circa 3.000 unità. Numero aumentato rispetto allo scorso anno perché alcune analisi mostrano una minore disponibilità di personale proveniente dai Paesi dell’area comunitaria.
Per il momento, il Ministero del Lavoro non ha assegnato le quote per gli ingressi dei lavoratori stranieri. E in base a quelle quote si potranno poi formalizzare le richieste dei datori di lavoro attraverso il cosiddetto "click day", fissato per lunedì 27 marzo. Intanto, però, è stato definito un programma di collaborazione tra lo Sportello Unico e le associazioni, finalizzato a semplificare e accelerare le procedure di rilascio dei nulla osta, in modo da consentire ai lavoratori stranieri di entrare regolarmente in Italia e poter prestare la loro opera senza ulteriori ritardi. Le associazioni di categoria si sono impegnate, sotto questo aspetto, a garantire un prezioso ruolo di supporto degli uffici, che sono in difficoltà per carenza di organico. Inoltre, le associazioni degli agricoltori faranno da raccordo con i datori di lavoro, in modo che efficienza e tempestività procedano di pari passo con la regolarità dei rapporti di lavoro che si andranno ad instaurare.

Il prefetto ha concluso sottolineando che le procedure definite in materia di flussi regolari rappresentano un contributo determinante per lo sviluppo e la legalità del settore. Infatti, oltre a consentire agli agricoltori di poter contare tempestivamente su una manodopera regolare, riducono fortemente gli spazi per fenomeni come il caporalato e la concorrenza sleale tra i datori di lavoro e garantiscono nel contempo, ai lavoratori stranieri, retribuzioni giuste e alloggi dignitosi.

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