Glaxo ristruttura la produzione, "ma continueremo ad investire a Verona"
Per il business delle cefalosporine ci sarà una progressiva dismissione di alcune attività svolte nel Regno Unito e la possibilità di cessione dello stabilimento di Verona a terzi ma continuerà a produrre anche per Gsk
Progressiva dismissione di alcune attività svolte nel Regno Unito e possibilità di cessione dello stabilimento di Verona a terzi "prevedendo però che continui a produrre anche per Gsk". È questa la soluzione finora trovata dalla GlaxoSmithKline per la revisione del business delle cefalosporine. Un cambiamento che aveva fatto tremare circa 270 lavoratori veronesi che temevano di perdere il posto. Dopo proteste e scioperi, a luglio era stato raggiunto un accordo tra azienda, sindacati ed istituzioni per evitare la delocalizzazione e mantenere i livelli occupazionali dello stabilimento veronese. Ieri, 4 ottobre, il gruppo Gsk ha comunicato la sua decisione riguardante il settore delle cefalosporine.
Abbiamo deciso di mantenere i brand all'interno del Gruppo Gsk e di ristrutturare la produzione per rendere questa attività più sostenibile e competitiva nel lungo termine - si legge nella nota diffusa dall'azienda - Questo comporterà la dismissione progressiva nell'arco di due anni di alcune attività produttive svolte nel Regno Unito mentre a Verona continueremo ad esplorare la possibilità di cedere lo stabilimento a terzi.
Gsk ha comunicato anche di avere già alcuni contatti con potenziali acquirenti e "nell'eventualità di una cessione sarebbe previsto il trasferimento della forza lavoro alla nuova proprietà e in ogni caso lo stabilimento di Verona continuerà a produrre all'interno del network Gsk o come fornitore terzo. L'esperienza dello stabilimento di Verona nella produzione conto terzi, che qui viene effettuata da anni e con soddisfazione di diversi clienti internazionali, lo rende particolarmente attrattivo e potrebbe assicurare al sito produttivo anche migliori sviluppi a lungo termine".
Gsk ha assicurato che continuerà "ad investire a Verona nei nuovi uffici direzionali in corso di realizzazione di fronte alla Fiera, ma anche a Parma, con un nuovo impianto per la produzione di un candidato farmaco destinato ai malati di Aids, e a Siena dove continuano gli investimenti in ricerca a produzione relativamente al cruciale settore dei vaccini".