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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Grido d'allarme dell'Ance: "Ridotti gli investimenti"

Il presidente veronese Marani: "Necessario creare una regia regionale e programmare lo sviluppo"

I costruttori edili veronesi sono in crisi, strangolati dalle ristrettezze economiche e da un'amministrazione pubblica che non riesce a dare risposte concrete al settore del mattone. È questa la sintesi dell'assemblea annuale degli associati di Ance, l'Associazione nazionale costruttori edili, che si è svolta venerdì pomeriggio a Villafranca.

"Dal 2008 ad oggi il nostro settore ha ridotto la propria dimensione del 17,8% in termini di investimenti - ha detto Andrea Marani, presidente di Ance Verona -. Un ridimensionamento che dal 2008 al 2010 ha interessato quasi tutti i comparti dal residenziale, che ha fatto registrare il risultato peggiore con un -34%, al non residenziale pubblico -25% e privato -15%. L’unico comparto che non ha conosciuto la crisi è quello del recupero che rimane sempre positivo seppur con uno 0,5%".

Quello di Marani è un vero e proprio grido d'allarme. Il presidente infatti ha detto che quella attuale è "una situazione che si riflette pesantemente sui livelli occupazionali. Dai dati delle Casse Edili nazionali negli ultimi due anni i licenziamenti hanno riguardato circa un quarto degli operai iscritti e la mancanza di prospettive di ripresa porterà le perdite occupazionali a raggiungere i 210.000 posti di lavoro in quattro anni".

Secondo Marani, per uscire da questa situazione "è necessario creare una regia a livello regionale e programmare lo sviluppo coordinato dei territori individuando le vocazioni e creando le condizioni perché si possano sviluppare e competere nel mondo".

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