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Economia Bovolone

Grandine e danni sulle colture della Bassa e dell'Est Veronese

Sono Codive e Coldiretti a fare un primo bilancio del maltempo che martedì si è abbattuto sulla provincia: «L’area colpita pare piuttosto vasta sono state danneggiate le coltivazioni di mais e riso, quelle di tabacco e di pomodori»

Forti temporali, poca pioggia e grandine come da previsione si sono abbattuti sul Veronese. Il Codive e Coldieretti segnalano temporali nella Bassa con forti danni da grandine a Bovolone, Salizzole, Nogara, nella parte bassa di Isola della Scala, e anche la zona di Monteforte, in alta collina.

I tecnici di Codive per l’assicurazione agevolata contro il maltempo sono in zona per verificare i danni alle colture. Il fronte temporalesco che ha fatto maggiormente danni proveniva dall’alto mantovano, dai Comuni di Castel Goffredo e Medole e si è abbattuto con violenza su Bovolone e Palù in particolare.
Danneggiamento anche alle strutture con scoperchiamento di tetti di capannoni e sradicamento di alberi, sono stati segnalati dal Coldiretti.
La zona est del veronese è stata colpita a macchia di leopardo dalla grandine in particolare a Colognola ai Colli, Monteforte d'Alpone e Soave su vigneti e frutteti. Il maltempo si è abbattuto anche nei territori di Belfiore e Zevio danneggiando colture di mele e kiwi.

«L’area colpita pare piuttosto vasta – spiega il Presidente di Codive, Luca Faccioni – sono state danneggiate le coltivazioni di mais e riso, quelle di tabacco e di pomodori. Danni gravi, anche distruttivi sono stati riscontrati a Salizzole, in località Gabbia, Isola della Scala in località Pellegrina e a Bovolone in località Bosco, Crosare e Malpasso. Le nostre centraline hanno segnalato poca pioggia e grandine anche nell’area di Monteforte. Il nubifragio ha colpito a macchia di leopardo».

Pomodori da industria-2

A Palù il vento ha soffiato a 90 chilometri orari verso le 21, mentre a San Martino Buon Albergo ha toccato i 40 chilometri orari secondo la centralina meteo del Codive.

Codive per cercare di tutelare sempre più i propri soci ha installato, a proprie spese, nove centraline meteo nella provincia veronese, in maniera da migliorare ed integrare i dati rilevati dalle centraline Arpav presenti sul territorio. In questo modo vengoni messi a disposizione degli associati i dati rilevati, utili per tutelare i danni alle colture dei nostri soci con maggiore dettaglio. Oltre ai dati relativi alle temperature, sono disponibili ulteriori dati relativi a pressione atmosferica, umidità e vento. Le centraline sono state poste nelle proprietà dei soci Codive a San Mauro di Saline, San Martino Buonalbergo, Verona, Vigasio, Bovolone, Palù, Minerbe, Casaleone e Villa Bartolomea.

«Ogni allerta meteo è diventata foriera di gravi danneggiamenti – commentano i tecnici di Coldiretti Verona impegnati nelle rilevazioni sul territorio - A macchia di leopardo le avversità atmosferiche si avventano sulle produzioni distruggendo anche le reti protettive. Il migliore degli impianti e il top degli investimenti spesso neanche resistono alla furia della calamità». 
Salgono a milioni di euro i danni in Italia causati dal clima impazzito in una estate 2021 bollente e siccitosa in cui si contano però, fino ad ora, lungo tutta la Penisola già 426 eventi estremi secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in riferimento all’ultima ondata di maltempo che ha devastato campi di mais, grano, soia, girasole e ortaggi. «Un disastro – sottolinea la Coldiretti – in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni agricole con le raccolte in corso. Il mese di giugno, con una temperatura superiore di 2,18 gradi alla media storica, si classifica come il quarto più caldo in Italia da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800, secondo l’elaborazione Coldiretti su dati Isac Cnr. Siamo di fronte in Italia – continua la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’ effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni non impatta solo sul turismo ma ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti».

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