rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Futuro d'impresa, il miglior progetto di tre veronesi

Un'idea ecocompatibile di intervento sul territorio premiata con 50mila euro per avviare l'impresa

Il “Premio Impresa Innovazione del Distretto Tecnologico Trentino Start Cup” è un concorso per i migliori progetti d’impresa, giunto alla quinta edizione. Quest’anno è stato assegnato al progetto “FitoBioRimedio”, ideato e realizzato da un team composto da tre giovani veronesi laureati in Biotecnologie Agro-Industriali alla Facoltà di Scienze dell’ Università di Verona.

I vincitori sono Paolo Campostrini (26 anni di Sant’Anna d’Alfaedo), Alberto Ferrarese (27 anni di San Bonifacio) e Andrea Zerminiani (26 anni di Mozzecane), che hanno elaborato una loro idea, ecocompatibile di intervento sul territorio, sfruttando consorzi di piante e microrganismi utili per la bonifica di terreni contaminati e per porre rimedi duraturi al dissesto idrogeologico.

Trentino Sviluppo, agenzia della Provincia autonoma di Trento (creata per favorire lo sviluppo sostenibile del sistema trentino, attraverso azioni e servizi volti a supportare la crescita dell'imprenditorialità e la capacità di fare innovazione) promuove ed organizza ogni anno questo concorso, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e la Fondazione Edmund Mach-Istituto Agrario di San Michele all’Adige, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento ed altri partner (fra cui il M.I.T. Massachusetts Institute of Technology di Boston).

La selezione fra i 6 finalisti al concorso (su 40 progetti presentati inizialmente) è durata qualche mese e si è giocata nella tarda serata di venerdi 20 maggio scorso, presso il Polo Tecnologico di Rovereto, con la presentazione al pubblico, mediante procedimento ad elevator pitch (solo cinque minuti a disposizione per ciascuno), dei rispettivi progetti.

Per i sei progetti , la selezione finale era stata preceduta da incontri di affiancamento da parte di un “tutor” commercialista che li ha aiutati a mettere a punto il proprio business plan ed impegnati in lezioni d’aula sulle tecniche di gestione d’impresa (dal project management, alla gestione del team, dalla negoziazione al public speaking) con formatori di livello nazionale.

Dinanzi ad un pubblico di giovani, imprenditori e potenziali investitori, la Commissione giudicatrice ha emesso il proprio verdetto: ai vincitori primi classificati è andato il premio di 50 mila euro che servirà per sostenere l’avvio dell’ impresa, in parte vincolato ad iniziative di formazione.

Quali vincitori del premio, i nostri tre giovani veronesi parteciperanno di diritto al Working Capital-Premio Nazionale per l'Innovazione: una giuria di esperti individuerà quattro vincitori ai quali andrà un contributo di 100 mila euro.

I tre amici veronesi, dopo essersi laureati nell’Anno Accademico 2009-2010 hanno mantenuto i contatti fra loro, pur proseguendo ciascuno la sua strada con occupazioni ben diverse dal loro percorso formativo. Ciascuno ha mantenuto però la volontà di mettere a frutto le proprie conoscenze acquisite con la formazione universitaria (Paolo Campostrini specializzato in microbiologia alimentare, Alberto Ferrarese in microbiologia ambientale e Andrea Zerminiani in genetica molecolare vegetale), così hanno deciso di mettersi assieme e partecipare ai concorsi di idee e progetti del settore.

Alberto Ferrarese già per la tesi di laurea aveva condotto una ricerca sul campo, con il finanziamento all’Università di Verona da parte della Provincia Autonoma di Trento, per lo studio di un protocollo di rimozione di contaminanti dal suolo utilizzando piante consorziate a microrganismi. La ricerca e sperimentazione aveva aperto prospettive interessanti, di qui l’idea di riprendere il progetto per darne continuità.
 
Una seconda tranche del progetto presentato al concorso riguarda invece la proposta di interventi con colture appropriate nelle zone a rischio, per prevenire e arginare il fenomeno del dissesto idrogeologico. Per questo studio sono stati riproposti all’ attenzione i filmati dei più recenti fenomeni franosi che hanno interessato la penisola italiane e da ultimo le alluvioni ed esondazioni nel territorio dell’est veronese che hanno interessato tutto il sistema di messa a regime e contenimento delle acque fluviali.

Già nella fase di presentazione, il progetto ha incontrato l’interesse di alcuni imprenditori che hanno in proposto di coinvolgere il nuovo soggetto vincitore per diversi interventi più specifici. La porta è aperta a nuovi investitori per eventuali proposte di sperimentazione in siti con diverse problematiche, per questo è possibile chiedere informazioni tramite il recapito di posta elettronica all’indirizzo greentech.infomail@gmail .com.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Futuro d'impresa, il miglior progetto di tre veronesi

VeronaSera è in caricamento