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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Finanziaria, imprese Ko: "Ci riduce in ginocchio"

L'Sos di Confartigianati e Ance: "I tagli nel settore pubblico danneggiano l'economia"

La situazione è molto grave. Il Governo taglia le risorse per le opere pubbliche, le amministrazioni affidano gli appalti al massimo ribasso e allungano i tempi di pagamento. Quando riescono a pagare, dato che hanno le mani legate dal patto di stabilità”. Così Andrea Marani, vicepresidente di Ance Costruttori rilancia sul pericolo della manovra finanziaria che già da gennaio ha previsto tagli in tutti i settori.

Le imprese si trovano strette tra le difficoltà di accesso al credito, i committenti che impongono tempi certi, qualità, rispetto delle norme e della sicurezza. Pretese sacrosante, ma che hanno un costo. Le imprese a loro volto hanno i fornitori e materie prime da pagare. In queste condizioni, il settore delle opere pubbliche non potrà certo far da volano alla ripresa ne' dei lavori privati, nè del settore. E se il settore non riparte, non riparte l'economia in generale, dato che le costruzioni, con il loro indotto, rappresentano un'importante fetta del Prodotto interno lordo".

Preoccupazione anche da parte delle altre associazioni di categoria, come precisa il presidente di Confartigianato, Ferdinando Albini: “Delle nostre 30mila aziende iscritte all’ente, circa le metà, 13mila ruotano attorno all’orbita dell’edilizia pubblica, privata e industriale. L’edilizia residenziale è in alto mare, e l’unica soluzione sarebbe stata affidarci al pubblico, ma grandi opere non se ne vedono e anche i più piccoli progetti soffrono sotto il peso di una burocrazia che allunga moltissimo i tempi di approvazione. Le imprese restano a galla solo grazie ai lavori commissionati da sindaci di piccoli comuni del territorio. Ma il futuro è nero. Se continua così si bloccherà tutto”.

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