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Doppio appuntamento e in presenza: a Verona è iniziata Fieracavalli

La kermesse dedicata al settore equestre ha preso il via il 4 novembre e si svolgerà nell'arco di due fine settimana, durante i quali saranno presenti presenti circa 3 mila i cavalli di 60 razze provenienti da tutto il mondo

Il settore equestre si presenta in buona salute all’appuntamento con il suo salone di riferimento, Fieracavalli, che ha preso il via il 4 novembre a Veronafiere con la sua 123ª edizione, che vede un'importante novità: tornata in presenza infatti, la manifestazione si sdoppia in due fine settimana, quello del 4-7 e del 12-14 novembre.

In questo 2021 la passione equestre ha registrato una crescita a doppia cifra a livello nazionale. Complice anche la riscoperta delle attività outdoor a causa della pandemia, le associazioni del mondo del cavallo nei primi 9 mesi dell’anno hanno visto aumentare i propri iscritti. Per lo sport, i tesserati della Fise-Federazione italiana sport equestri, tra amatori e atleti professionisti, hanno raggiunto quota 162.995 (+23,3% rispetto allo stesso periodo 2020). Numeri in positivo anche per il comparto del turismo in sella, con la sua associazione, la Fitetrec-Ante, che ha riportato un incremento del +38% tra i praticanti, per un totale di 36.523 “equituristi”. Stabile la popolazione dei cavalli, con 480mila esemplari censiti dall’inizio dell’anno, mentre sono 224.526 i proprietari registrati da Aia, l’Associazione italiana allevatori.

Tornando alla fiera, sono presenti circa 3 mila i cavalli di 60 razze provenienti da tutto il mondo e 300 aziende espositrici da 10 Paesi, con buyer in arrivo da 18 nazioni grazie ai programmi di incoming in collaborazione con ICE-Agenzia.
E poi 35 associazioni allevatoriali, oltre 200 eventi tra gare sportive, esibizioni e convegni, 8 padiglioni e aree esterne da vistare e 5 campi di gara, a cui si aggiungono 3 ring per prove e riscaldamento dei binomi.

A Fieracavalli le aree tematiche sono trasversali e coprono tutte le anime del comparto equestre legate ad allevamento, business, sport, turismo, spettacolo, arte e sociale.

Fieracavalli 2021

Al taglio del nastro a Veronafiere erano presenti Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, Federico Sboarina, sindaco di Verona, Marco Di Paola, presidente di Fise, Manuel Scalzotto, presidente della Provincia di Verona, Francesco Battistoni, sottosegretario del ministero delle Politiche agricole, Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, Giovanni Mantovani, CEO di Veronafiere, e Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura della Camera.

«Fieracavalli rappresenta una delle manifestazioni più conosciute e amate di Veronafiere che la lega saldamente alla propria storia e al territorio - ha detto Maurizio Danese, presidente di Veronafiere -. Quest’anno significa per tutti noi una ripartenza, un ulteriore passo verso il ritorno alla normalità. Durante il lockdown, infatti, abbiamo affrontato la sfida progettuale che ha investito il concetto di tornare a ‘fare fiera’ in totale sicurezza. Con Fieracavalli 2021 sappiamo di esserci presi un grande impegno verso il mondo equestre, perché questa rassegna è la sua “casa”, appartiene a tutti i suoi protagonisti e li rappresenta da più di 120 anni. Ed è con questo lo spirito che abbiamo realizzato un’edizione con un format innovativo per dare una mano concreta alla ripresa del settore, promuovendo e valorizzando come sempre la figura del cavallo come elemento di passione e attività economica».

Federico Sboarina, sindaco di Verona, ha aggiunto: «Da parte di Veronafiere ci sono stati grande coraggio e capacità per organizzare in questo momento un evento in presenza e sicuro, su ben due fine settimana. In un periodo che resta ancora e comunque di difficoltà, la Fiera di Verona è riuscita a raddoppiare questa già rilevante e storica manifestazione. Si tratta del raggiungimento di un altro importante obiettivo per la ripartenza della fiera, della città di Verona e del suo territorio».

«Dobbiamo ringraziare Veronafiere - ha detto Marco Di Paola, presidente di Fise - perché ci ha dato l’opportunità di ripartire con Fieracavalli e addirittura di raddoppiare l’appuntamento su due weekend, riportando in presenza a Verona l’unica tappa italiana della Coppa del Mondo di salto ostacoli, gara davvero imperdibile per gli appassionati. La Federazione italiana sport equestri è quindi molto grata di questa occasione, perché Fieracavalli dà l’opportunità di conoscere il cavallo nella sua completezza e non soltanto per il suo aspetto sportivo».

È intervenuto poi Manuel Scalzotto, presidente della Provincia di Verona: «Il messaggio di Fieracavalli è chiaro: dove ci sono volontà e competenze si può ripartire, in sicurezza. E ripartire anche con Fieracavalli, portando qui splendidi animali e buyer da 18 nazioni, è un segnale di fiducia che non passa inosservato. Non siamo ancora alla piena “normalità” e le mascherine che indossiamo sono qui a ricordarcelo. Ma abbiamo fatto e, Veronafiere ha fatto, il passo successivo, il più importante: ricalibrare i progetti, in parte reinventarli e lavorare il doppio per portarli a termine nel migliore dei modi».

«Il Governo continua a impegnarsi per la crescita della filiera legata al cavallo - ha aggiunto Francesco Battistoni, sottosegretario del ministero delle Politiche agricole -. Riguardo al settore dell’ippica ci siamo spesi per riaprire in sicurezza gli ippodromi, dando la possibilità al pubblico di tornare a vedere dal vivo il mondo delle corse. E stiamo lavorando attivamente anche sul fronte del mondo allevatoriale, sempre ben rappresentato a Fieracavalli, evento internazionale strategico per la promozione del comparto. Per questo la presenza del Ministero è molto forte qui in fiera, nel padiglione 2 e nel padiglione 3, proprio per dare questo segnale di ripartenza e positività verso il futuro».

«Abbiamo rimandato l’edizione del 2020 ma oggi Fieracavalli c’è ed è un bel segnale. A Veronafiere rappresentiamo un comparto strategico dal punto di vista dei comparti agricolo, allevatoriale e della genetica. Fondamentale, inoltre, per la promozione del territorio grazie all’equiturismo, a maggior ragione in Veneto che è la più grande regione turistica d’Italia con 72 milioni di presenze e un fatturato di 18 miliardi di euro», ha concluso il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

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