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Economia Bardolino / Lungolago Francesco Lenotti

Federalberghi Garda Veneto contro il caro bollette: «La situazione rischia di diventare insostenibile»

Bollette salate e costi dell’energia in continuo aumento per alberghi e strutture turistiche, gli albergatori sempre più preoccupati. Federalberghi sottolinea come il sistema del gruppo d’acquisto per l’energia rappresenti «un’opportunità per risparmiare su un costo che sta diventando sempre più pesante»

Gli analisti  avevano prospettato che la situazione riguardate il mercato energetico si sarebbe presto ristabilizzata, ma non sta accadendo e i costi dell’energia stanno continuando a crescere, creando preoccupazione all’interno della categoria degli albergatori. In particolare una nota di Federalberghi Garda Veneto spiega: «In questi giorni stanno arrivando le bollette relative a luglio e segnaliamo un sensibile incremento dei costi rispetto al 2021. Un aumento legato alla situazione instabile del mercato energetico e alla situazione geopolitica internazionale, ma anche dal fatto che gli ultimi due mesi hanno presentato temperature molto alte, cosa che ha inciso sull’utilizzo dei condizionatori e che ha contribuito in modo sostanziale alla definizione della bolletta, nonostante l’opera di comunicazione che i nostri associati hanno fatto nei confronti dei loro ospiti circa l’uso corretto e consapevole dell’energia. Elettricità e gas oggi rappresentano spese che peseranno sul bilancio delle strutture, soprattutto perché la situazione attuale, comunque in continua evoluzione, fa prospettare che non vedremo ribassi almeno fino a marzo 2023».

Nel corso del 2021, sottolinea la nota di Federalberghi Garda Veneto, la sola componente di gas «ha registrato un incremento del costo di quasi il 400%». In merito Federalberghi Garda Veneto evidenzia: «La quota di fatturato che sarà assorbita dalla componente energetica, secondo le stime del nostro partner Energy Working, salirà dal 5,2% del 2019 al 20% (+285%). Si calcola un aumento medio di 70mila euro in più all’anno per una struttura di cento camere. Dati allarmanti, che rendono necessari interventi strutturali dedicati al settore, come già ribadito nei giorni scorsi dal presidente di Federalberghi Veneto Massimiliano Schiavon, indispensabili a mantenere in vita le aziende già duramente colpite da oltre due anni di Covid e dalla guerra ucraina. Sosteniamo le azioni del governo volte ad individuare una strategia di medio-lungo periodo per fissare un tetto massimo al costo del gas, ma è necessario un intervento anche nell’immediato per salvare il comparto. A livello governativo siano stati supportati nei mesi scorsi grazie all’innalzamento del credito di imposta previsto per l’acquisto di energia elettrica analogamente a quanto stabilito per le imprese energivore e il taglio delle accise sui carburanti, ma non basta».

Federalberghi Garda Veneto ricorda inoltre che proprio con l'obiettivo di «offrire azioni concrete di contenimento e razionalizzazione dei costi delle forniture di gas e energia elettrica», ormai da anni «ci stiamo avvalendo di un Gruppo di Acquisto per l’Energia» Si tratta di The Group – Light, NaturalGas & GreenOpportunities che, sottolinea Federalberghi Garda Veneto, «oggi più che mai rappresenta uno strumento di tutela per coloro che ne sono entrati a far parte, limitando i disagi in queste situazioni di incertezza e rendendoci già pronti per l’anno venturo, con un nuovo e unico fornitore ancora più strutturato e qualificato». Secondo quanto evidenziato da Federalberghi Garda Veneto, «oltre a limitare i danni sulla bolletta, il gruppo garantisce un servizio di assistenza a 360°: dalla verifica della corretta imputazione dei costi, fino alla gestione delle controversie con i fornitori».

Il presidente di Federalberghi Garda Veneto, Ivan De Beni, in conclusione aggiunge: «La situazione rischia di diventare insostenibile. L’aumento dei costi, per noi operatori ma anche per le famiglie, rischia di compromettere l’andamento e la redditività della stagione. Solo più avanti potremo avere un quadro preciso, ma già ora mi sembra che la situazione sia abbastanza delineata. Bene gli aiuti di cui abbiamo beneficiato nei primi due trimestri dell’anno, ma chiediamo al governo un intervento immediato e maggiormente incisivo a supporto di un comparto come il nostro, fatto di aziende energivore». 

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