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Economia Santa Lucia e Golosine / A22

Autotrasportatori: «Basta con i divieti notturni dell'Austria al Brennero»

All'assemblea provinciale di Fai Verona annunciata la nascita del Coordinamento del Brennero. «Assumerà iniziative di protesta, anche eclatanti»

Abolire i divieti notturni imposti dall'Austria lungo l'asse del Brennero. Lo chiedono a gran voce le imprese dell’autotrasporto, riunite ieri, 28 gennaio, a Verona nell’assemblea provinciale di Fai Verona (Federazione degli autotrasportatori italiani). Una richiesta accompagnata dall'annuncio della nascita del Coordinamento del Brennero, ente che punta a coinvolgere anche le attività di trasporto della Germania, penalizzate come quelle italiane dal contingentamento dei tir voluto dall’Austria.

Divieti che provocano un danno all’Italia di 370 milioni di euro all’anno per ogni ora di ritardo nell’attraversamento. Lo ha ricordato il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè, che la settimana scorsa, durante il convegno di Conftrasporto a Roma, aveva chiesto di far rispettare la libera circolazione delle merci in area Shengen. Principio rafforzato dal ministro dei trasporti Matteo Salvini, che in quell’occasione aveva annunciato la richiesta di infrazione all’Unione Europea nei confronti dell’Austria.

Dall'assemblea di Fai Verona, Uggè ha annunciato: «Il Coordinamento si riunirà prossimamente per assumere iniziative di protesta, anche eclatanti, adeguate alla situazione». Lo ha fatto di fronte a una platea di politici e imprenditori, tra cui l’europarlamentare Paolo Borchia, il deputato Flavio Tosi, la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti e il vicepresidente della Provincia di Verona David Di Michele.

foto assemblea Fai Verona 2

Tra i relatori della giornata di ieri ha preso parola il segretario generale di Fai Carlotta Caponi e i presidenti di Fai Verona Moreno Santarosa, Fai Trento-Bolzano Andrea Pellegrini e Fai Brescia Sergio Piardi.

«Lo stop notturno ai tir dalle 22 alle 5 (senza contare gli altri divieti disposti dall’Austria) rallenta l’arrivo della merce nei negozi, con danno all’attività commerciale e al Made in Italy - ha spiegato Alessio Sorio, segretario di Fai Verona - Finché non ci sarà il raddoppio della ferrovia del Brennero, l’alternativa su rotaia sarà sempre e solo un’idea. Intanto, alle limitazioni ai tir si sommerà la riduzione stradale a un’unica corsia per l’imminente ristrutturazione del ponte austriaco di Lueg. Sarà il caos». E l'asse pubblico-privato del nuovo Coordinamento del Brennero avrà come obiettivo quello di scongiurare l'annunciato pericolo, mettendo in campo tutte le forze perché l’Europa intervenga in modo deciso sull’Austria.

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