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In Veneto energia derivante da impianti idroelettrici gratuita per Rsa e chi ha Isee sotto 20 mila euro

Zaia: «La Regione non è mai stata ferma e in piena emergenza energetica dimostriamo con i fatti la vicinanza ai cittadini veneti»

Regione Veneto ha comunicato di aver dato avvio ad «un processo virtuoso per la fornitura di energia gratuita, derivante da impianti idroelettrici, al territorio veneto». Il tutto, secondo quanto spiegato oggi, lunedì 3 ottobre, in conferenza stampa dall'ass. Gianpaolo Bottacin, sarebbe reso possibile proprio da una legge regionale, la numero 27 del 2020. Nello specifico, tale legge «non solo ha predisposto l’obbligo da parte dei titolari delle concessioni di grandi derivazioni di fornire annualmente e gratuitamente alla Regione energia elettrica ma anche, in alternativa, di garantire la monetizzazione della energia da fornire».

Regione Veneto, a sua volta, a decorrere dal 2021 e per gli anni a seguire, è tenuta a distribuire alle province venete energia gratuita ricevuta o i proventi derivanti dalla sua monetizzazione. «Oggi, con delibera concertata con la collega Manuela Lanzarin, abbiamo presentato i benefici della legge sull'energia, - ha spiegato l’assessore all’Ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin - così come approvato in settimana dalla giunta regionale presieduta dal presidente Zaia, dopo aver sentito le Province. I criteri attuativi della legge - ha poi aggiunto lo stesso Gianpaolo Bottacin - prevedono che il territorio di Belluno, che è la provincia in Veneto in cui ci sono più grandi derivazioni (24 per una potenza nominale complessiva di kW 382.422,41) e che gode del regime di autonomia differenziata sancito dallo Statuto della Regione, sia assegnata l'intera quota relativa all'energia ivi prodotta. Prevede, inoltre, che le altre province in cui insistono impianti idroelettrici si trattengano il 60 per cento della quota, mentre il restante 40 percento sia suddiviso tra tutte le province (ad esclusione di Belluno che già si trattiene l'intera sua quota) in proporzione agli abitanti».

Entrando ancor più nel dettaglio dei vantaggi riservati ad alcune categorie di cittadini grazie a questa legge regionale, l'ass. Bottacin ha precisato che «le tipologie dei servizi pubblici e le categorie di utenti che possono beneficiare della energia gratuita o dei contributi derivanti dalla sua monetizzazione sono espresse nella legge in maniera tale da poter di volta in volta essere declinate con maggior precisione a seconda delle diverse esigenze». In particolare, ha aggiunto l'ass.  Gianpaolo Bottacin, «dopo un confronto con le province e la città metropolitana la priorità nella destinazione delle somme, con riferimento all’anno 2021, è stata data ai servizi sociosanitari erogati dai Centri Servizi Residenziali pubblici o privati accreditati, inoltre a categorie di utenti bisognosi (attestato da valori dell’indice Isee inferiori a 20mila euro)».

In merito è intervenuto anche il governatore Luca Zaia che ha ribadito: «La Regione del Veneto ha dimostrato con i fatti, ancora una volta, che l’attenzione verso i suoi cittadini è sempre alta e piena. Abbiamo vissuto un periodo difficilissimo dettato da Covid-19, che non abbiamo ancora del tutto superato e che ha messo a rischio la nostra salute, ma anche la nostra economia. Un'economia che, nel tempo, si è resa fragile e che oggi è costretta a combattere un’altra battaglia, non meno difficile e complessa, quella della emergenza energetica. La Regione - ha concluso Zaia - non è mai stata ferma e combatte a fianco dei suoi cittadini».

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